Non profit

Un jackpot da finanziaria

Il montepremi è di 119,5 milioni. Abbastanza per comprare squadre di calcio e banche online

di Lorenzo Alvaro

Il montepremi extra large del Superenalotto, 119,5 milioni, ha fatto sì che sabato 21 agosto le giocate crescessero del 23% rispetto alle ultime settimane. Come riporta Agipronews, le schedine sono state oltre 25,6 milioni, mentre le giocate complessive degli ultimi tre concorsi sono state superiori a 63,3 milioni, circa il 13% in più rispetto alla prima e alla seconda settimana d’agosto.

Oltre 2,5 miliardi di combinazioni, 1,2 miliardi di euro di raccolta e 600 milioni incassati dall’erario. Sono alcuni dei numeri del Superenalotto diffusi da Agipronews, considerando solo il periodo dal 9 febbraio (data a cui risale l’ultimo ‘6’) a oggi.

Da inizio anno la media di giocate giornaliera è di circa 6,6 milioni di euro. L’erario, a cui spetta il 49,5% della raccolta, incassa con oltre 3 milioni di euro al giorno. Una cifra che cresce al crescere del montepremi: a giugno la media giornaliera delle giocate era di circa 5,9 milioni di euro, cresciuta a 6,8 milioni nel mese di luglio, esplosa a 8,3 milioni nelle prime tre settimane di agosto.

Il ‘6’ manca all’appello da 83 concorsi, quando due giocatori di Parma e Pistoia si portarono a casa 70 milioni di euro a testa, e si piazza al secondo posto per ‘anzianita” tra i jackpot di sempre. Sempre più vicina la striscia record di 87 turni senza jackpot, centrato poi a Bagnone, registrata fra il primo febbraio 2009 e il 22 agosto dello stesso anno. Il traguardo potrebbe essere raggiunto già nel primo concorso di settembre. Da segnalare anche i 77 turni nei quali rimase assente il jackpot da 100,7 milioni centrato a Catania, che rimase senza padrone dal 26 aprile al 23 ottobre 2008.

Se dovesse essere centrato il ‘6’, il SuperEnalotto, già dal concorso successivo, potrebbe ripartire con un jackpot di 24 milioni di euro. Merito del regolamento introdotto nel giugno 2008, che prevede che il 50% del montepremi del “5+” vada ad accrescere il jackpot del “6” in palio, mentre il restante 50% va a formare il montepremi di ripartenza.

Come sottolinea il Sole 24 ore dunque il jackpot di martedì prossimo vale di più di numerose società quotate. «Circa un terzo del listino è sotto la soglia del maxi-premio. Ad esempio, ai prezzi di venerdi in Piazza Affari, il valore che il mercato assegnava all’As Roma era proprio di 119 milioni. Un ipotetico vincitore, tifoso di Totti, potrebbe inseguire la follia di presentare un’offerta per la società giallorossa. Da tempo in vendita perchè fortemente indebitata e in perdita, con necessità di una ricapitalizzazione» puntualizza il quotidiano economico.

Ma non solo. Vincendo si potrebbe teoricamente comprare società dell’energia, immobiliari, editoriali, marchi di lusso e perfino una banca online (IwBank che il mercato valuta complessivamente 114 milioni). Se poi si considera che per controllare una società basta il 50,1% delle azioni il gioco diventa ancora più divertente. Con una cifra simile si potrebbe tranquillamente acquistare più di una società. «Circa 15 milioni di italiani giocano con regolarità il Superenalotto e nelle fasi di massima potenzialità di vincita, come in queste settimane, se ne aggiungono altri cinque milioni. Da inizio anno sono stati destinati alla sestina circa 1,6 miliardi, che è poi solo il 3% circa dell’intero ammontare della raccolta dei giochi pubblici nel 2009» conclude il Sole, «ipotizzando che il corrispettivo di 617 milioni di schedine Sisal giocate da inizio anno fosse stato invece destinato a un fondo di investimento azionario specializzato su Piazzaffari il gestore, magari poco attento alla diversificazione, avrebbe avuto la possibilità di avvicinare il controllo o acquistare quote determinanti di tante star del listino. Compresa Lottomatica, concorrente di Sisal e valutata venerdì 1,8 miliardi».


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