Governo

«Un italiano su 10 è in povertà assoluta, il bonus energia è soltanto una misura tampone»

Il portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia, Antonio Russo, boccia il “Decreto bollette”, con cui il Consiglio dei ministri ha stanziato tre miliardi di euro. «Ci preoccupa anche l’aumento del costo del cosiddetto carrello della spesa», spiega

di Redazione

«L’ennesimo sussidio di ultima istanza, che va ad unirsi alla Carta Dedicata a te e alle altre misure a tempo, incapaci di rispondere al problema strutturale della povertà in Italia». Il portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia, Antonio Russo, commenta così l’approvazione del “Decreto bollette”, con cui il governo stanzia tre miliardi di euro contro il caro energia.

«In queste stesse ore, l’Istat (Prezzi al consumo, dati provvisori del febbraio 2025) ci fa sapere che l’inflazione è nuovamente in crescita, tornando all’1,7%, soprattutto per via proprio del caro energia», prosegue Russo. «Ma ci preoccupa anche il dato relativo all’aumento del costo del cosiddetto “carrello della spesa”: aumenta, infatti, il ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,9%) e lavorati (da +1,7% a +2,2%). Se traduciamo i numeri in vita reale, questo significa che sempre più difficile è, per le tante famiglie che vivono già in condizioni di povertà, assicurarsi una vita dignitosa. E voglio ricordare che, quando i prezzi al consumo aumentano, difficilmente dopo scendono».

Antonio Russo, presidente di Alleanza contro la povertà in Italia

«Quando il governo pensa a una misura per affrontare le difficoltà economiche degli italiani, deve sempre tener conto del fatto che ci sono quasi sei milioni di persone in povertà assoluta: non so quante di queste e in che misura saranno intercettate da questo nuovo bonus», osserva ancora il portavoce dell’associazione. «So per certo, però, che non sarà questo a risollevare la loro situazione. In un Paese in cui gli stipendi da troppi anni restano gli stessi e ci sono 3,5 milioni di lavoratori poveri, una misura come questa difficilmente potrà avviare un processo nuovo, strutturale e di prospettiva, che finalmente reintroduca il principio universalistico nelle politiche contro la povertà. Il bonus energia va anzi in direzione opposta rispetto a quanto, come Alleanza contro la povertà, avevamo suggerito e auspicato, ma soprattutto rispetto alle esigenze vere degli italiani, che ogni giorno devono fare i conti con il carrello della spesa, con la pompa di benzina e con le bollette da pagare. Un italiano su 10, lo ribadisco, oggi non può permettersi una vita dignitosa. È questa la realtà che abbiamo di fronte e che dobbiamo affrontare non certo con interventi tampone, ma con misure strutturali e lungimiranti».

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