Economia
Un impact leader per le aziende del cambiamento
Come guidare un team nel pieno della crisi post Covid e nell'era del lavoro da remoto? Serve una nuova cassetta degli attrezzi. Ecco cosa metterci dentro
Se l’orientamento all’impatto è un ritornello frequente nel mondo produttivo in anni recenti, lo è solo per una piccolissima parte di imprese che vogliono o possono ascoltarlo. Purtroppo è difficile identificare un driver che spieghi l’adozione di una cultura orientata all’impatto. Non è infatti legata alla geografia dei territori, né alla dimensione delle imprese. Si potrebbe pensare che siano le grandi imprese – comunque meno del 10% del tessuto imprenditoriale italiano – a guidare questo cambiamento. Tuttavia, basta spostarsi tra contesti diversi (culturali, forse più che geografici) per rendersi conto che ci sono imprese dove di impatto non si parla e imprese che riorientano intere strategie verso una gestione più sostenibile del proprio business, finanche ponendo obiettivi sociali ed economici sullo stesso piano di valore e di azione (si pensi alle BCorp). Su un punto, però, converge quel poco che sappiamo dei pattern ricorrenti di adozione di strategie orientate all’impatto nelle imprese: il ruolo del leader. Che sia imprenditore o top manager, l’impact leader è colui che può accompagnare le aziende al cuore del cambiamento epocale che stiamo vivendo.
Se una delle funzioni della leadership è guidare i comportamenti, questo è vero soprattutto in tempi di crisi. La crisi causata dalla pandemia attuale ci accompagnerà per molto tempo lasciando tracce indelebili e sarà alimentata da tre shock emersi a valle dell’emergenza sanitaria. Il primo è uno shock economico: ha radici legate alla recessione e a una trasformazione radicale e rapidissima di abitudini e bisogni, che spiazza e spiazzerà molte aziende. Il secondo è uno shock sociale, attivato dalla mobilità ridotta e dal conseguente distanziamento fisico, e acutizzato dalla sempre più diffusa sindrome dell’untore (tipica delle pandemie) e dalla crescente diseguaglianza sociale. Ultimo e non meno travolgente è lo shock tecnologico, legato a un’improvvisa accelerazione della rivoluzione digitale: se ieri questa tecnologia era una opportunità, oggi è diventata una necessità per tutti. Inoltre spesso il digitale tende a spingere gli utilizzatori fuori dalla loro zona di comfort, e ad acuire il digital divide laddove non adeguatamente accompagnato. È questo il contesto radicalmente mutato e iper-digitalizzato in cui si muove l’impact leader.
Che ruolo ha il digitale nel lavoro di un leader oggi? Il leader si trova a gestire team in un contesto radicalmente mutato. Dal telelavoro o remote working – che di fatto non richiede nessuno cambiamento di attività, ma solo una dislocazione spaziale – si è passati per lo smart working. In questo caso ciò che si sposta non è la semplice attività ripetitiva, ma tutto l’ufficio, con gli strumenti e i documenti di lavoro, spesso condivisi in intranet aziendali: è il regno delle riunioni e del document sharing. Si intravede ora un terzo paradigma: il “nomadismo digitale”. Un leader libero di muoversi e di agire con tutti gli strumenti necessari allo svolgimento del proprio lavoro deve poter disporre anche della propria “biblioteca”: di tutti i saperi, i ricordi, ma anche spunti, impressioni, semilavorati. Avere in sostanza il proprio “zaino digitale” che gli consenta di avere sempre con sè tutto il necessario per poter lavorare anche in luoghi isolati, dove può o deve stare anche per lungo periodo. Non solo: il leader, in questo contesto, deve ri-affinare l’arte della guida, ovvero gestire a distanza persone che stanno vivendo un contesto nuovo e per molti aspetti traumatico. Infine, in questo contesto stravolto, il leader deve continuare a svolgere le sue funzioni classiche: negoziare, motivare, persuadere, dirimere conflitti. Ed ecco perché l’impact leader necessita di un rafforzamento di quella che potremmo chiamare la dimensione sapienziale, da sempre centrale nell’arte della guida ma spesso dimenticata nell’era della tecnica.
*socio fondatore di Kanso, società di consulenza specializzata in innovazione, leadership e change management
**executive director del Cottino Social Impact Campus
il 15 giugno, 17 giugno e 19 giugno (dalle 16 alle 18) su iniziativa del Cottino Social Impact Campus si terrà la Academy di Impact Leadership, un percorso on line di 6 ore appositamente tagliato sull’emergenza attuale e sul contesto digitale. Dedicato a coloro che mirano ad acquisire skills necessarie per governare la rete e non esserne governati.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.