Famiglia

Un giornata per riflettere sulle mutilazioni genitali

In Italia oltre 7700 bambine sono a rischio mutilazioni genitali

di L'Albero della Vita Onlus

Il 6 febbraio è la data scelta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili.

Si tratta di una pratica tradizionale che secondo l’OMS coinvolge da 100 a 140 milioni di bambine e donne nel mondo. E’ diffusa soprattutto in Africa, dove si stimano circa 92 milioni di bambine e ragazze che ne sono vittime.
Almeno 3 milioni di bambine sono a rischio ogni anno e, secondo Amnesty International, 8000 donne ogni giorno rischiano di diventare vittime della pratica in tutto il mondo.
Le bambine coinvolte hanno un’età compresa tra i 4 e i 14-15 anni, e in alcuni Paesi viene praticata persino nel primo anno di vita. Le mutilazioni genitali provocano enormi danni sia fisici sia psicologici alle vittime e per questo motivo sono ormai riconosciute a livello internazionale come una violazione dei diritti umani delle bambine e delle donne.

In Unione Europea si stima che circa 500.000 donne e bambine residenti siano state vittime di questa pratica e che altre 180.000 siano a rischio ogni anno. Dati più precisi e aggiornati saranno disponibili nel 2013, al termine dello studio sulle mutilazioni genitali femminili avviato dall’Istituto Europeo di uguaglianza di genere.
In Francia, Regno Unito, Svezia e altri paesi dove è stata riconosciuta reato da oltre un decennio, la pratica delle mutilazioni dei genitali femminili prosegue comunque, nonostante le numerose campagna di sensibilizzazione come END FGM, promossa da Amnesty International.

Il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili inizia ad interessare anche il nostro Paese, a seguito dell’aumento dei flussi migratori.
Secondo stime del Ministero della Salute e del Dipartimento per le Pari Opportunità, le donne vittime potenziali di mutilazioni sono comprese tra le 93.000 e le 110.000. Tra queste, molte sono bambine.

Per contrastare questo fenomeno e sensibilizzare le famiglie delle bambine e le istituzioni, L’Albero della Vita e Nosotras hanno avviato un progetto pilota nelle scuole toscane e realizzato il dossier “Il diritto di essere bambine”, che presenta una ricerca innovativa su questo fenomeno e sulla sua distribuzione nel nostro Paese. ,
In base ai dati raccolti, sono oltre 7.700 le minori potenziali vittime in Italia, la maggioranza delle quali di età inferiore ai 10 anni.
Il numero delle bambine a rischio potrebbe però essere più elevato, considerando i costanti e significativi arrivi di immigrati nel nostro Paese.

Per contrastare questa violazione dei diritti e sensibilizzare le istituzioni su questo tema, L’Albero della Vita oggi pomeriggio presenta il dossier realizzato con Nosotras presso il Dipartimento delle Pari Opportunità, alla presenza del responsabile, il Consigliere Avvocato Patrizio de Rose.

All’incontro partecipano rappresentanti de L’Albero della Vita e dell’Associazione Culturale Nosotras, partner del progetto di prevenzione avviato a Firenze. Insieme a loro sarà presente anche una donna nigeriana vittima delle mutilazioni genitali che racconterà la sua testimonianza.

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