Non profit

Un fondo bipartisan, finalmente

Arriva in Parlamento un disegno di legge forte del consenso di larga parte degli schieramenti politici.

di Franco Bomprezzi

Riusciranno ad approvare almeno questo? L?istituzione del Fondo nazionale per le persone non autosufficienti, che arriva in Parlamento con un disegno di legge forte del consenso di larga parte del centrosinistra e del centrodestra, è un segnale che va registrato e annotato con cura. L?introduzione di una imposta addizionale sul reddito, per le fasce medio-alte, pari allo 0,75%, è in questo caso una chiamata di corresponsabilità sociale di fronte a un problema di enorme rilevanza, ogni anno soggetto ai marosi della legge finanziaria. Persone disabili in situazione di gravità e anziani non autosufficienti rischiano ogni autunno di fare la fine delle foglie che cadono dagli alberi. Le Regioni, e di conseguenza i Comuni, sono alle prese con una costante riduzione delle risorse da destinare ai servizi alla persona. E allora ci sono almeno due aspetti positivi in una proposta come questa. Il primo è che finalmente, dopo mesi di insulti reciproci, maggioranza e opposizione sembrano trovare un minimo comune denominatore civile. Ci voleva tanto? Evidentemente sì. Anche nella scorsa legislatura ci fu un esempio positivo, quello della legge sull?inserimento lavorativo, faticosamente approvata, a ruoli invertiti (salvo poi assistere, ora, a un progressivo svuotamento dei suoi principi innovatori). Credo che il tema della non autosufficienza sia destinato, nei prossimi anni, ad aumentare di peso, e di sicuro a non diminuire. Sarebbe dunque miope il calcolo politico di chi oggi governa o si oppone, perché, in una logica di alternanza, tutti saranno chiamati ad affrontare il problema e cercare risorse. Anche l?imposta addizionale, una volta tanto, può essere pedagogica, in un periodo in cui si annunciano, e realizzano, soprattutto interventi di condono fiscale. Il patto fra i cittadini esige anche i sacrifici economici, accettabili solo se trasparenti, e determinati da una causa oggettivamente sacrosanta. Spero solo che la gestione di queste nuove risorse sia oculata ed efficiente. Cosa che può avvenire solo con la partecipazione del mondo del volontariato e del non profit. Che si possa, ogni tanto, essere cautamente ottimisti?

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