Salute

Un flashmob colorato fa volare i 10 anni di Casa Vidas

Appuntamento alla Darsena di Milano mercoledì 29 giugno: centinaia di palloncini saranno lanciati in cielo per celebrare il decennale dell'hospice che ha iniziato la sua attività nel 2006. Migliaia i pazienti assistiti e curati gratuitamente.

di Antonietta Nembri

Un flashmob colorato con centinaia di palloncini rosso Vidas per celebrare i dieci anni dall’hospice Casa Vidas. È la proposta che arriva da Vidas per mercoledì 29 giugno alla Darsena di Milano (lato viale Gabriele D’Annunzio), con una postilla: chi vorrà potrà far volare il proprio palloncino condividendo «un pensiero per una persona cara che non è più con noi».
Saranno centinaia i palloncino che si alzeranno in cielo – alle 20,30 – in ricordo di tutte le vite vissute con dignità fino all’ultimo istante. Sono migliaia i pazienti che dal 2006 a oggi sono stati assistiti gratuitamente nell’hospice attivo da 10 anni: oltre 4.500 quelli sono stati assistiti e curati.

Un’ora prima del lancio dei palloncini l’associazione Podisti da Marte regalerà a Vidas la “Missione Aperitivo”: una corsa non competitiva che dalle ore 19,30 si snoderà tra i tavoli di quanti, sui Navigli, saranno intenti al più tipico dei riti milanesi. A loro i podisti marziani distribuiranno materiale sull’hospice (Per chi volesse partecipare all'evento il ritrovo è previsto alle ore 19). L'evento ha anche una pagina Facebook ad hoc.

Risale a tredici anni fa la decisione di realizzare uno spazio protetto dove assistere i più fragili tra i malati fu motivata dall’ascolto di un bisogno sempre più urgente: «Quando si è soli o in situazioni familiari o socio-ambientali non idonee, in condizioni a rischio di degrado e povertà, un ricovero che possa garantire continuità assistenziale medica e umana diventa necessario», ricordava Giovanna Cavazzoni, fondatrice e presidente onorario Vidas fino alla sua scomparsa poche settimane fa (vedi news). Dopo tre anni di lavori Casa Vidas cominciò la sua missione.
Ai 140 malati assistiti gratuitamente ogni giorno al domicilio si sono aggiunti i 20 degenti nelle stanze dell’hospice. «Dieci anni fa, il 15% dei pazienti raggiunti dal servizio di cure palliative Vidas viveva solo o in situazioni familiari a rischio e per loro si rendeva indispensabile un ricovero protetto. Una percentuale purtroppo oggi in aumento in una congiuntura che ha visto crescere le condizioni di gravi solitudini e povertà. Un’accoglienza fondata sui valori della gratuità, della giustizia e del rispetto delle differenze, di origine – oltre 30 le nazionalità dei pazienti assistiti – e di fede – sette le confessioni accolte in questo intenso decennio. Malati che hanno potuto vivere l’ultimo tratto con tutta la dignità che Vidas ha garantito nei 34 anni della sua storia a ciascuna delle oltre 30mila persone che ha assistito e curato». Questa la chiosa di Ferruccio de Bortoli, attuale presidente dell’associazione.

Nell’arco di questo decennio, Casa Vidas è diventata punto di riferimento per diversi servizi: come gli ambulatori, studi medici, servizi di fisioterapia e consulenza psicologica e sociale del day hospice, cui si aggiunge il long day, che due volte alla settimana propone a tutti i malati attività quali musicoterapia, arte-terapia, cucina, letture, organizzate da volontari con una terapista occupazionale.
Casa Vidas è inoltre sede del Centro Studi e Formazione Vidas (Csf), riconosciuto dal ministero della Salute, che propone ad operatori sociosanitari provenienti da tutta Italia una specifica preparazione nelle cure palliative

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