Economia
Un dizionario per l’impegno sociale delle aziende
Lo ha realizzato l'Osservatorio socialis
Si intitola “Dizionario Csr” e lo ha realizzato l’Osservatorio socialis che lo ha presentato a Roma lanciando la “wikipedia del sociale”, un think tank collettivo per condividere e far crescere lo sviluppo sostenibile (le prime pagine al sito www.osservatoriosocialis.it/enciclopedia/: ciascuno dia il suo contributo arricchendo le voci).
Curato da Roberto Orsi, il Dizionario (che ha come sottotitolo “L’impegno sociale delle aziende: le parole per dirlo, le idee per farlo”) offre sinteticamente la definizione di alcune delle idee che in questi ultimi anni hanno gradualmente iniziato a conquistare i vertici imprenditoriali in nome della Csr. Dunque accanto a concetti universali (un esempio? Vedi alla voce “altruismo”), la spiegazione della terminologia tecnica che ha accompagnato la crescita del fenomeno responsabilità sociale (saranno contenti gli operatori dell’informazione). Ecco quindi la nota per accennare a cosa sia l’accountability (la capacità di spiegare le scelte), per definire il bechmark etico e svelare le furbizie del greenwashing (letteralmente, l’azienda lava la propria immagine con scelte “responsabili”). In tutto, per ora, sono 175 voci.
“La ‘wikipedia’ dell’impegno sociale – ha spiegato Roberto Orsi, direttore dell’Osservatorio Socialis – è una nuova iniziativa dell’Osservatorio che nasce esattamente a 10 anni dalla pubblicazione del Libro Verde della Commissione europea dedicato alla responsabilità sociale d’impresa. Un’idea che ci è sembrata fondamentale per diffondere la cultura dell’impegno sociale, nell’era della comunicazione digitale e del web 2.0. In questo modo verranno coinvolti anche gli utenti in un’ottica di condivisone e ascolto. Nel caso delle imprese sono convinto che siano necessarie norme specifiche che premino i comportamenti virtuosi, rendendoli anche meno legati alla volontarietà. E sarebbe anche interessante promuovere l’istituzione di una sorta di 5 x mille per le aziende, per dare loro l’opportunità di testimoniare ancora più concretamente l’impegno a favore di iniziative meritevoli”.
A corredo finale del volumetto, una sitografia e alcune testimonianze di alleanze fra mondo dell’impresa e non profit).
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