Sostenibilità

Un divano in casa d’altri

Couch Surfing: una soluzione per chi vuole solcare i mari e conoscere nuove persone o culture e per coloro che non vogliono scegliere qualche albergo o camping anonimi...

di Riccardo Bagnato

Anno nuovo, viaggio nuovo. Per i tanti che vogliono solcare i mari e conoscere nuove persone o culture e per coloro che non vogliono scegliere qualche albergo o camping anonimi, ecco la soluzione a portata di mano. Si chiama ?Couch Surfing?, ovvero la possibilità per chiunque di cercare online un divano in casa d?altri su cui dormire per qualche notte. Domanda e offerta si incontrano online per conoscersi e mettere a disposizione qual poco che si ha: a volte un divano, altre un materassino, altre ancora una vera propria stanza. E il servizio, gestito e curato da un?associazione non profit, è già un successo: 150mila iscritti in tutto il mondo.

Sul sito è inoltre possibile leggere o guardare le testimonianze di chi ne ha già usufruito. Chiedere consigli e scoprire che anche nei posti più impensabili della Terra c?è chi ha un divano vuoto. L?obiettivo principale, però, non è quello di trovare pernottamenti gratuiti e abbassare così i costi del viaggio. «Noi cerchiamo di rendere il mondo migliore offrendo le nostre case, i nostri cuori e le nostre vite», scrive l?associazione CouchSurfing.com. E aggiunge: «Cerchiamo di aprire le nostre menti e di accogliere la conoscenza che l?interscambio culturale rende disponibile».

wwww.couchsurfing.com

Usabilità: *** Contenuti: **** Software: **** Grafica: **

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