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Un decreto per il servizio civile che verr
l servizio civile che verrà sarà volontario, aperto a ragazzi e ragazze fino ai 28 anni, retributo e legato a un progetto formativo
E’ stato pubblicato due settimane fa sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 77 che traccia la strada del Servizio civile che verrà: esclusivamente volontario, aperto a ragazzi e ragazze fino a 28 anni, retribuito e legato a un progetto formativo di spessore civile, spendibile nel mondo del lavoro. Roberto Marino, vicedirettore dell?Ufficio nazionale per il servizio civile, spiega a Vita i cambiamenti in corso e le sfide da realizzare.
Approvato sulla base della delega fornita dalla legge 64 del 2001, il dlgs 77 del 5 aprile 2002 (in GU n. 99 del 29/4/2002) fissa, in 14 articoli, le regole specifiche di gestione del nuovo servizio civile, che dal primo gennaio 2007 si svolgerà in modo esclusivamente volontario. Centro nevralgico di organizzazione, programmazione, indirizzo e controllo del nuovo servizio civile è riconosciuto l?Ufficio nazionale per il servizio civile (art. 2), cui è affidato anche il Fondo nazionale per il servizio civile (art. 4). In base alle risorse annuali del Fondo, all?Uncs spetterà la determinazione del numero massimo di giovani da ammettere al servizio civile.
Saranno ammessi a svolgere questo anno di solidarietà e formazione «senza distinzioni di sesso, i cittadini italiani», tra i 18 e i 28 anni. «C?è stato un significativo ampliamento dell?età, rispetto al limite di 26 anni fissato nei bandi attualmente operativi» commenta Marino. «è invece venuta meno, sollevando le critiche degli enti, l?apertura a cittadini comunitari ed extracomunitari. La scelta dipende da una rigorosa interpretazione della delega e dalla volontà di mantenere il servizio civile volontario come un?istituzione con caratteristiche del tutto speculari a quelle della leva professionale». Per questo motivo, ad esempio, c?è un?equiparazione anche nelle incompatibilità (impossibile il contemporaneo svolgimento di lavoro autonomo o subordinato); nello stipendio e nel trattamento previdenziale (l?assegno corrisposto è pari al «trattamento economico previsto per i volontari di truppa in ferma annuale», art. 9); negli orari (da un minimo di 30 fino a 36 ore). «In merito agli orari, si richiedeva una disposizione un po? più flessibile, che potesse piegarsi alla dinamica dei singoli progetti, ma alla fine è stata preferita questa disposizione» spiega Marino.
L?operatività del dlgs (ad eccezione degli artt. 2 e 4) è comunque spostata al 2004. «Ora siamo in una fase di sperimentazione: sono partiti i primissimi progetti, perciò anche le pratiche dell?ufficio si stanno evolvendo secondo le necessità» continua. «Il vero collaudo del servizio civile volontario sarà senz?altro nel 2003, quando tutte le prassi si saranno consolidate. Stiamo comunque ottenendo un eccellente riscontro, anche al di là di quanto avevamo pronosticato: al 20 aprile ci sono stati presentati quasi 500 progetti per oltre 4mila volontari. Questo dimostra l?interesse e l?impegno degli enti a far decollare l?esperienza del servizio civile volontario».
Il decreto riconosce la possibilità di ottenere crediti formativi (lasciandone la definizione alle università) e quote di riserva (10%) nei concorsi per accedere ai corpi dei vigili del fuoco e forestale. «Disposizioni importanti, anche se da definire nello specifico e da ampliare con ulteriori incentivi» dice Marino. «Il servizio civile volontario funzionerà solo se saprà offrire ai ragazzi un?esperienza di formazione, un?attività gratificante con una certa appetibilità sul piano professionale. Se ci sarà tutto questo, saranno i ragazzi a scegliere questa strada, e in essa i progetti più forti».
Spot e info in ateneo per chi pare ora
La campagna pubblicitaria:
?Servizio civile nazionale: Una scelta che cambia la vita. Tua e degli altri?. Questo lo slogan della prima campagna pubblicitaria dell?Uncs, realizzata per illustrare ai giovani le novità introdotte dalla nuova legge sul servizio civile. Oltre ai tradizionali spot, è in corso un tour in 70 università italiane, con tre pulmini che distribuiscono materiali informativi.
Volontari e obiettori:
La legge 64/2001, accanto al servizio civile degli obiettori di coscienza, ha introdotto il servizio civile volontario, in vista della sospensione della leva obbligatoria. Quest?anno partiranno 9mila volontari (per ora, soprattutto ragazze) e 65mila obiettori.
Obiettivi della campagna:
Informare i giovani sulla possibilità di investire un anno della loro vita, in Italia o all?estero, nel volontariato: da quello ambientale, nel settore della forestale o dei vigili del fuoco, all?assistenza ai tossicodipendenti e malati di Aids. Tra i progetti all?estero in fase di valutazione, due missioni in Uganda e Argentina.
Per saperne di più www.serviziocivile.it
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