Welfare

Un decalogo anti raggiro

I consigli dell’assessore alla Sicurezza e agli Enti locali della Regione Lazio per difendersi dalle truffe estive

di Redazione

«Falsi carabinieri, assistenti sociali, tecnici del gas, sacerdoti, suore: sono tanti i travestimenti che i truffatori di professione usano per raggirare gli anziani e il fenomeno è in continuo e preoccupante aumento, soprattutto in estate, nel periodo di agosto quando si è soli in città». È il monito di Giuseppe Cangemi, assessore alla Sicurezza e agli Enti locali della Regione Lazio che lancia per una maggiore attenzione nel periodo estivo.

«Per mettere in guardia gli anziani su truffe e inganni da parte di malintenzionati e sui modi per difendersi – continua – non bisogna abbassare la guardia rispetto a fenomeni di vero e proprio sciacallaggio da parte di bande di delinquenti e truffatori che compiono azioni vessatorie, contro gli anziani soli e incapaci di contrastare veri e propri professionisti del raggiro». «L’importante- spiega Cangemi – è non isolarsi, coinvolgere gli anziani e aiutarli a non sentirsi soli, soprattutto in una stagione difficile come quella estiva». Il consiglio, spiega ancora, è quello di «frequentare i centri di aggregazione e di animazione sociale come i centri anziani, che rappresentano una rete di protezione, perchè viene garantita una maggiore attenzione nei loro confrontì. “Per esempio – prosegue Giuseppe Cangemi – nelle grandi città come Roma il Comune intensifica il ruolo e gli sforzi dei servizi sociali in questo periodo proprio per non abbandonare la fascia sociale più debole ed esposta a rischi». L’assessore prosegue dicendo che la Regione vuole comunque «rammentare e ribadire agli stessi anziani, ai parenti, agli amici vicini di casa e in particolare agli operatori degli sportelli degli uffici postali e bancari, di porre in essere alcuni consigli e accorgimenti che non si stancano di ripetere le stesse forze di polizia per tutelare e stare vicino ai nostri anziani». «Questi – si legge in un comunicato della Regione Lazio – i consigli della Regione Lazio contro le truffe agli anziani: Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi».

«Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare le forze di polizia».

«Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate – continuano i consigli della Regione agli anziani – non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o
dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
«Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati».
«Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti: non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani. Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare le forze di Polizia. Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi».

Il comunicato della Regione continua con i “consigli per i vicini di casa”: se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti, esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri. Segnalate alle forze di Polizia ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa».
«Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali: quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma. Spiegategli che all’esterno di banche e uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi».

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