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Un cuore per la Sierra Leone, quando la Csr attira nuovi clienti
L'ong Coopi promuove un'azione per risollevare l'economia del Paese africano attraverso la piantumazione di semi di anacardio, uno degli alimenti più preziosi dell'agricoltura del continente. Un'azione italiana leader dei cosmetici, Elgon, aderisce e oltre all'altruismo dei 65 dipendenti raccogli anche consensi tra i distributori: "ci scelgono anche in virtù della nostra scelta etica", sottolinea l'ad
“Perché aderire alla campagna Un cuore per la Sierra Leone dell’ong Coopi? La convinta scelta solidale che abbiamo fatto sta portando con sé un fenomeno interessante: i distributori ci dicono chiaramente che ci scelgono perché dimostriamo di essere un’azienda etica”. Non usa troppi giri di parole Serena Caimano, amministratore delegato di Elgon Cosmetics, impresa italiana leader nel settore con 15 milioni di euro di fatturato annuo e 46 anni di storia alle spalle. “Abbiamo attivato una nostra azione specifica all’interno del progetto di Coopi, che si chiama Pianta la rinascita”, prosegue Caimano, “i 65 lavoratori di Elgon partecipano acquistando piantine di anacardi che vengono poi date a donne di tre province della Sierra Leone, con l’obiettivo allargato di sostenere le loro cooperative agricole”. A Milano si è appena conclusa la Fiera mondiale della cosmetica: “ai passanti che si fermavano per farsi fare una piega, chiedevamo 4 delle 10 euro di costo per il progetto. Abbiamo raggiunto 81 pieghe”, sottolinea l’ad dell’azienda.
Un cuore per la Sierra Leone è una delle ultime azioni lanciata dalla storica ong italiana, presente in Africa dall’anno della propria fondazione, il 1965. “In Africa si coltivano circa il 45% degli anacardi del mondo, ma la lavorazione e la commercializzazione è a tutt’oggi molto limitata, sebbene abbia grandi potenzialità”, riporta Coopi, “L’anacardio è uno dei più importanti alberi da noci, si colloca al terzo posto nel commercio internazionale dopo le noci (29%) e le mandorle (21%)”. Nel progetto specifico della Sierra Leone, sono coinvolti 1200 contadini riuniti in 48 cooperative e 400 donne, che l’ong accompagna in tutte le fasi di lavorazione: produzione, stoccaggio, trasformazione, commercializzazione.
Oltre alla realizzazione di un sito e un video ad hoc per la campagna, Coopi ha promosso di recente un concorso di cucina, “Ricette di cuore”, che mette come premio uno show cooking a fianco dello chef Mirko Ronzoni, mentre allo spazio Garibaldi a Milano è presente una mostra fotografica con gli scatti di Alessandro Gandolfi. “Sono miracolosamente sopravvissuta, con la mia piccola Awa, alla tragedia dell’Ebola. Non ho più il marito, i genitori, i fratelli, ma non ho perso la mia bambina. Ero sola ad occuparmi di lei e non sapevo come fare. Ma non mi sono arresa, sono entrata a far parte del progetto di Coopi e ho iniziato a coltivare gli anacardi”, racconta Numa, beneficiaria del progetto. “Durante la formazione ho imparato come piantarli e quando innaffiarli e mi prendo cura delle mie piantine. Con pazienza stanno germogliando e ora attendo il momento del raccolto, quello sarà il momento più importante perché comincerò ad avere un guadagno che mi permetterà di prendermi cura anche di mia figlia”.
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