Welfare
Un cuore in stazione si fa Rifugio
Al via la campagna di fund raising per gestire il Rifugio Caritas sostenuto da Ferrovie dello Stato italiane, Enel Cuore, Fondazione Cariplo e Fondazione Milan.
Si stanno ultimando i lavori in via Sammartini 114, nei pressi della stazione Centrale di Milano. È il luogo che per oltre 30 anni ha ospitato il Rifugio di Fratel Ettore. Qui, a metà dicembre, aprirà i battenti il Rifugio Caritas, ricovero notturno per i senza dimora gestito dalla Caritas ambrosiana. Dopo il taglio del nastro, in programma il 16 dicembre, alle ore 11,30 presenti l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola e i rappresentanti delle autorità cittadine milanesi, la struttura sarà immediatamente operativa.
L’intervento nei locali di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs italiane) è stato reso possibile grazie al sostegno di Ferrovie dello Stato italiane, Enel Cuore, Fondazione Cariplo e Fondazione Milan. Il Rifugio Caritas fa parte del progetto “Un cuore in stazione”, ideato da Ferrovie dello stato italiane e da Enel Cuore che ha consentito nell’arco del triennio 2008-2010 di potenziare la rete degli Help center e dei centri di accoglienza delle stazioni di Roma, Milano, Torino, Genova, Pescara, Napoli, Firenze, Catania, Messina e Melfi.
Partirà domani anche la campagna di fund raisinglanciata per la copertura delle spese di gestione. I cittadini potranno, quindi, dare il proprio contributo versando un’offerta direttamente a Caritas Ambrosiana o acquistando i panettoni mignon venduti sui treni in partenza dalle stazioni di Milano. Sono 50mila i panettoni mignon che saranno distribuiti da parte di volontari e personale Fs. Sulle confezioni dei panettoni c’è la foto di una panchina della stazione centrale di Milano e la scritta “Questo è un letto ma ancora per poco”. Una frase che è il claim e l’idea guida dello spot, realizzato dal regista Giacomo Gatti, allo scopo di lanciare la campagna che ha l’obiettivo di far riflettere i cittadini sulla condizione degli homeless.
Il video sarà distribuito da alcuni importanti network televisivi e girerà sugli schermi giganti dello stadio di San Siro, sui monitor presenti nelle principali stazioni, sui video nelle stazioni della metropolitana, e nelle sale cinematografiche di Milano e provincia.
Il Rifugio Caritas sarà un servizio a bassa soglia, concepito per dare ai senza dimora una risposta immediata al bisogno di trovare un riparo per la notte. La struttura sarà aperta dalle ore 18 (dalle 19 in estate) alle 8.30. sarà riservata a soli uomini, italiani e stranieri. La ristrutturazione dell’immobile ha consentito di realizzare 56 posti letto complessivi. Di questi 16 disponibili per un massimo di 10 giorni (pronto intervento) e 40 destinati a un periodo più lungo e variabile a coloro che accettano di seguire un percorso di recupero (accoglienza programmata). Nei posti eventualmente liberi potranno essere accolte, per non più di due notti, persone in situazioni di grave emergenza, accompagnate al centro dagli operatori delle unità mobili, dell’Help center della Stazione Centrale e dagli agenti delle Forze dell’ordine. Nel centro gli ospiti potranno utilizzare un locale lavanderia, un armadietto personale chiuso a chiave per il deposito del vestiario e degli effetti personali, un deposito per i bagagli. La mattina potranno fare colazione.
Il Rifugio Caritas non si pone l’obiettivo di essere un punto di arrivo, ma piuttosto un posto da cui ripartire. Gli operatori concorderanno con gli ospiti un programma di reinserimento. Per questa ragione il centro d’accoglienza è parte integrante della rete dei servizi sociali pubblici e privati del territorio di Milano. Particolarmente stretto sarà il rapporto con i servizi gestiti direttamente da Caritas Ambrosiana: il Sam (servizio di accoglienza milanese, rivolto agli italiani) e il Sai (il servizio di accoglienza immigrati, riservato agli stranieri).
Fondamentale, per il ricovero notturno che sarà gestito da uno staff di otto persone, il contributo dei gruppi di volontari che si occuperanno dell’animazione delle serate e dei colloqui con le persone accolte.
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