Economia

Un cuore in stazione

Un progetto per i senza fissa dimora

di Maurizio Regosa

L’ampliamento del centro diurno Binario 95 di via Marsala, nei pressi della Stazione Termini. La restrutturazione, a Genova, di un locale per l’accoglienza multi servizi. Un centro diurno polivalente a Pescara… Sono alcuni dei primi interventi che saranno realizzati, già nel corso di quest’anno, dal progetto Un cuore in stazione.

 Un cuore in stazione

A promuovere l’iniziativa, Enel Cuore onlus e le Ferrovie dello Stato, insieme per contribuire a dare una possibilità alle persone senza fissa dimora che, molto spesso, gravitano nei pressi delle stazioni ferroviarie. Il primo obiettivo, naturalmente, quello di alleviare il disagio mettendo a loro disposizione centri di accoglienza (18 da ampliare, restaurare o realizzare nei prossimi tre anni in quindici stazioni). Non si intende però solamente affrontare l’emergenza (notturna, alimentare, socio-sanitaria) ma anche contribuire ad aiutare queste persone nel difficile percorso del reinserimento sociale (ad esempio aiutandole a ottenere i documenti o sostenendole nella ricerca di un impiego).

Una partnership con le associazioni

Le Fs metteranno a disposizione gli immobili, Enel Cuore (con un contributo di circa 3 milioni di euro) finanzierà la ristrutturazione dei locali e le attrezzature. I centri saranno gestiti dalle associazioni del territorio (coinvolte a seconda della loro specializzazione e della loro presenza). Lo start up del progetto riguarderà le stazioni ferroviarie di Roma Termini, Napoli Centrale, Genova, Pescara, Catania. Nel biennio 2009/10 il progetto riguarderà le stazioni di Milano, Messina, Firenze, Grosseto, Venezia, Napoli Campi Flegrei, Roma Tiburtina, Salerno, Torino, Bologna, Foggia, Roma Ostiense.

 Insieme contro l’emarginazione

“L’emarginazione sociale rappresenta oggi più che mai un’emergenza a cui rispondere con interventi mirati”, ha dichiarato Fulvio Conti,  presidente di Enel Cuore (la Onlus di Enel nata quattro anni fa con lo scopo di dar vita a iniziative di solidarietà sociale in Italia e all’estero. Dal 2003 ad oggi ha devoluto 20 milioni di euro e realizzato 150 progetti). Dal canto suo, Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs, ha sottolineato che “il recupero di situazioni disagiate è espressione di una responsabilità sociale a cui tutte le grandi aziende, compresa la nostra, sono chiamate”.

Foto di dipfico / NikoCaignie (da www.flickr.com)

 


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