Famiglia

Un convegno Utim per la giornata mondiale

In corso a Torino

di Redazione

Domani, 10 ottobre, è la giornata nazionale della salute mentale. Per l’occasione l’associazione di volontariato U.T.I.M.-Unione per la Tutela degli Insufficienti Mentali ha organizzato a Torino un convegno regionale, in corso.

Il convegno si propone di rafforzare l’integrazione reale delle persone con handicap intellettivo. Allo scopo, nella prima parte saranno presentati contributi di esperti ed esperienze positive già realizzate, ma ancora poco diffuse. Inoltre vi sarà l’occasione di approfondire recenti normative regionali che, se correttamente attuate, potrebbero contribuire a promuovere ulteriormente i diritti sociali delle persone con handicap intellettivo.

I promotori partono dalla convinzione che questi soggetti non sono di per sé persone sempre da assistere o malate ma molto spesso hanno potenzialità e capacità da spendere nel mercato del lavoro. Salvo i casi dei soggetti con handicap intellettivo in situazione di gravità, tutti gli altri aspirano all’autonomia e all’indipendenza. L’inserimento lavorativo dovrebbe essere il filo conduttore di tutte le iniziative, dalla riabilitazione all’abbattimento delle barriere architettoniche, dalla prescuola alla scuola dell’obbligo e superiore, dalla formazione professionale ai trasporti ecc…

Nella tavola rotonda del pomeriggio la riflessione verterà sulle esigenze assistenziali delle persone con handicap intellettivo in situazione di gravità non avviabili al lavoro e su come sostenere le loro famiglie che volontariamente continuano a mantenerle al domicilio. Verrà introdotto anche il tema dell’invecchiamento e delle nuove problematiche che si dovranno affrontare anche sul piano sanitario.

Ovviamente per dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno, secondo le sue autonomie e potenzialità sono indispensabili norme che sanciscano diritti esigibili e, conseguentemente, assicurino risorse adeguate per garantire servizi e prestazioni. Per raggiungere questo obiettivo è necessario l’apporto di tutti gli attori: famiglia, associazioni, insegnanti di ogni ordine e grado e della formazione professionale, operatori dei servizi d’inserimento lavorativo e dei servizi socio assistenziali, personale, sanitario, amministratori, Enti gestori pubblici e privati, cooperative sociali, organizzazioni sindacali, volontariato.


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