Politica

Un Consiglio dei ministri molto Speciale

Silurato il generale Robero Speciale, Visco rimette la delega sula Guardia di Finanza. Almeno per un po'

di Redazione

Ecco il comunicato del Consiglio dei ministri convocato oggi alle 17: “Il Presidente ha dato lettura della lettera con la quale il Vice Ministro dell’economia Vincenzo Visco ha rimarcato le proprie posizioni, ma, allo scopo di agevolare una rapida soluzione del problema creatosi con il Comando generale della Guardia di Finanza, ha sollecitato una sospensione della parte della sua delega riferita alla Guardia di Finanza. La delega (comma 3 dell’art. 1 del DPR 7 giugno 2006) e’ stata avocata dal Ministro dell’economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Il Consiglio dei Ministri ha altresi’ deciso l’avvicendamento del Comandante generale della Guardia di Finanza e ha nominato nella carica il generale di Corpo d’Armata Cosimo D’Arrigo, avviando nel contempo la procedura per la nomina del gen. Roberto Speciale a consigliere della Corte dei conti. La seduta ha avuto termine alle ore 18”.

Cosi’ Prodi ha infine convinto Visco, almeno per un po’ sinchè non passa il dibattito al Senato sul caso che rimane calendarizzato, a rimettere la delega sulla Gdf e ha concordato con Tommaso Padoa-Schioppa l’avvicendamento ai vertici della Guardia di Finanza tra i generali Roberto Speciale e Cosimo D’Arrigo. In sostanza il generale Roberto Speciale viene rimosso.
La Cdl non ha intenzione di ritirare le sue mozioni (una prevede il ritiro di tutte le deleghe, e non solo temporaneamente, a Visco) e gli ordini del giorno gia’ presentati. Anzi, si ricompatta e denuncia a Napolitano una situazione di “emergenza democratica”.
Un capolavoro di ipocrisia, Visco si mette da parte almeno un po’ (“riavrò presto la delega”, ha detto il ministro), così che il lavoro “sporco” non appaia sporchissimo e così che i vari Di Pietro ritirino le loro mozioni.
Comunque sia, un’altra brutta pagina di questo Governo il cui affanno mette a rischio il Paese.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.