Università e ricerca
Un concorso per le migliori tesi sulla sostenibilità
Interdisciplinarietà dell’elaborato, rigore scientifico e metodologico, chiarezza espositiva. Questi, insieme alla innovatività e al potenziale impatto sociale saranno i criteri di valutazione per premiare le migliori tesi sull'Agenda 2030. In campo, due Comitati e 18 Università
Dovranno essere le migliori in tema di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e potranno pervenire da 10 aree disciplinari diverse. Fondazione Symbola, Luiss Guido Carli e Unioncamere, con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, il patrocinio della Conferenza dei rettori delle università italiane-Crui, la collaborazione del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile-Rus e del Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali-Instim hanno indetto un bando di concorso per premiare 10 tesi universitarie che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità in ogni suo aspetto.
Sono ammessi al concorso i laureati provenienti da tutti gli atenei e gli istituti nazionali che abbiano conseguito la laurea magistrale o a ciclo unico, o titoli equipollenti, negli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023, e che abbiano elaborato una tesi in una delle 10 aree tematiche di Matematica, fisica e informatica; Chimica e biologia; Scienze della Terra; Medicina; Agrarie, Veterinaria e Scienze forestali; Ingegneria civile, Architettura e Design; Ingegneria industriale e dell’informazione; Scienze dell’antichità, letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; Scienze giuridiche, politiche e sociali; Economia e Statistica.
Alle migliori 10 tesi sarà assegnato un premio di 2mila euro e a loro sarà riservata la possibilità di condividere il proprio curriculum con un network di aziende di primo piano nel panorama nazionale.
La partecipazione, per la quale c’è tempo fino al 31 gennaio 2024, è gratuita e il bando può essere consultato qui (https://symbola.net/progetto/10-tesi-per-la-sostenibilita/)
Le Università aderenti al premio sono Federico II di Napoli, Tor Vergata e La Sapienza di Roma, Ca’ Foscari di Venezia, Bocconi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Politecnica delle Marche, Sant’Anna di Pisa, Universitas Mercatorum, Università di Cagliari e le Università di Teramo, Camerino, Catania, Palermo e Brescia.
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La valutazione prevede due momenti e coinvolge due comitati: un Comitato tecnico di valutazione coordinato dalla Luiss e composto da docenti provenienti da tutte le università aderenti all’iniziativa, che avrà il compito di effettuare una prima selezione di 30 tesi. Ci sarà poi un Comitato scientifico, coordinato da Fondazione Symbola e Luiss, che sarà presieduto dal professore Stefano Zamagni e dalla professoressa Paola Severino, vicepresidente della Luiss, che avrà il compito di stilare la lista finale dei 10 vincitori.
I lavori saranno valutati su criteri che terranno conto della innovatività degli argomenti, del potenziale impatto sociale e/o ambientale della ricerca, del riferimento ad uno o più Sustainable development goals-Sdg dell’Agenda 2030, della interdisciplinarietà dell’elaborato, del rigore scientifico e metodologico e della chiarezza espositiva.
«Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. Una formidabile spinta per contrastare la crisi climatica è venuta dall’ultima esortazione del Papa. È necessario il contributo di tutti i saperi. In questa direzione si muove l’Europa indicando coesione, transizione verde e digitale come la strada per rafforzare la nostra economia. Anche per questo il progetto “Dieci Tesi per la sostenibilità” è importante», afferma Ermete Realacci, presidente di Symbola.
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