Sostenibilità
Un binario verde per lazzurro Formigoni
La Lombardia sfida linquinamento in 73 leggi. Bandita la nafta, rimborsi alle famiglie che sceglieranno il metano, autobus e taxi ecologici, investimenti per metro e ferrovie.
Sarà perché ha fatto il sottosegretario e il ministro per l?Ambiente in anni non lontani. Sarà perché da buon cattolico non ignora i richiami del Papa e dei vescovi a un uso responsabile della Terra e delle sue risorse. Ma Roberto Formigoni, presidente della Lombardia, si va sempre più imponendo come governatore verde. La consacrazione è avvenuta agli inizi dell?anno nei giorni drammatici dell?emergenza smog, quando contro il parere del ministro Matteoli e malgrado la plateale irritazione del sindaco Albertini, impose lunghi e rigidi blocchi della circolazione.
Vita: Presidente, lei ha a che fare con un sindaco del suo capoluogo che vuole imporre il ticket di entrata alle auto dei non milanesi?
Roberto Formigoni: Per ora è solo un?ipotesi. Legittima come le altre. Il sindaco e i suoi esperti, peraltro, mi tengono costantemente informato.
Vita: Lei, intanto, che cosa sta facendo per combattere lo smog?
Formigoni: La via maestra è quella dell?innovazione. Dopo la crisi delle polveri sottili abbiamo deciso di aprire un tavolo con le principali case automobilistiche per cominciare a a lavorare concretamente sull?auto ecologica.
Vita: Ma questo è compito della politica?
Formigoni: Certo. Per troppo tempo la politica ha chiuso gli occhi, nella vana speranza che il mercato apportasse gli aggiustamenti necessari. è giunto il momento di invertire la rotta.
Vita: Dal tavolo che cosa uscirà?
Formigoni: Dal primo giorno del 2005 in Lombardia non immatricoleremo che auto pulite. Era necessario dare un colpo di gong e l?abbiamo fatto.
Vita: Tuoni e fulmini dalle case automobilistiche, o mi sbaglio?
Formigoni: Si sbaglia. Abbiamo riscontrato un atteggiamento di collaborazione. Si sono sedute al tavolo e ci hanno illustrato i loro progetti. Fiat per esempio ha proposto modelli ibridi e a metano, Bmw auto a idrogeno.
Vita: Trazione a metano e a idrogeno. Intanto il primo è tassato e pressoché introvabile. Il secondo praticamente non esiste.
Formigoni: Noi sosterremo il metano. Al Meeting di Rimini ho chiesto pubblicamente a Matteoli di detassarne l?uso. In Lombardia lo abbiamo già fatto per quello domestico. Quanto all?erogazione, entro la fine del 2003 ci siamo impegnati a realizzare 300 distributori. L?idrogeno è ancora una sfida. Noi ci crediamo. Se in aprile un aereo non si fosse schiantato contro il Pirellone, oggi la sede regionale sarebbe già riscaldata e refrigerata a idrogeno. Presto sarà così.
Vita: A proposito di riscaldamento: le abitazioni e il luoghi di lavoro contribuiscono alle polveri sottili. Come intervenire?
Formigoni: Puntiamo dritti alla riconversione verso il metano. Rimborseremo il 50% della spesa che ogni famiglia deciderà di investire per sostituire gli impianti a gasolio con quelli a gas. Si tratta solo di uno dei 73 provvedimenti che abbiamo inserito nel piano regionale e che raccoglieremo nel libro azzurro.
Vita: Avanti con gli altri.
Formigoni: Qualche esempio: grazie a un programma firmato con il Ministro, primi in Italia abbiamo bandito la nafta. Oppure abbiamo previsto, da qui a tre anni, di mettere in circolazione 2760 autobus ecologici, 800 dei quali sono già in servizio. Sono poi in arrivo 1200 taxi a gas e nuove strade per sbottigliare e rendere più fluido il traffico. I 2/3 delle risorse per la metropolitana e le ferrovie, infine, riguarderanno nuove tratte.
Vita: Capitolo energia. Siete stati subissati da richieste per costruire nuove centrali. Come vi comporterete?
Formigoni: Non autorizzeremo impianti oltre il nostro fabbisogno, privilegiando le centrali piccole e a basso impatto, da realizzarsi in prossimità dei luoghi di utilizzo. Purtroppo, però, questa è una materia concorrente con lo Stato. Si rischiano pasticci. Di qui al 2010 puntiamo a un risparmio complessivo del 10%.
Vita: Un recente provvedimento del governo in tema di rifiuti ha alimentato l?allarme deregulation fra le associazioni e le aziende. Qual è la sua posizione?
Formigoni: Il governo è in ritardo rispetto ai tempi della Ue. Le regioni hanno dovuto digerire volenti o nolenti il provvedimento. La Lombardia, comunque, è più avanti degli altri. Nel dicembre del 1996, quando arrivai in Regione, c?erano i sacchi neri per le strade. Nel giro di 4 anni abbiamo risolto la crisi con la costruzione di smaltitori moderni e con la termoutilizzazione.
Vita: L?agricoltura è un altro aspetto della sostenibilità ambientale. L?argomento Ogm scotta. A Pavia ci sono i depositi della Monsanto, leader delle sementi transgeniche. Che cosa pensa del biotech in agricoltura?
Formigoni: Siamo in contatto con produttori, agricoltori e università. Il tema deve essere affrontato realisticamente e non ideologicamente. Siamo contrari a ogni modificazione artificiale della natura, ma non ci opponiamo alla stimolazione chimica dei terreni. Si tratta di avere un?agricoltura sostenibile. Mi rifiuto di essere apocalittico, dobbiamo affrontare l?argomento in modo scientifico e non pregiudiziale.
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