Il primo bando del 2002 fu per 25 progetti per 75 posti: la copertura è stata dell?81%; il quarto bando dello stesso anno vide la presentazione di 133 progetti per 440 posti, con una copertura dell?83%.
Ancora non abbiamo uno specifico monitoraggio di questi incoraggianti risultati:possiamo affermare che al Nord come al Sud la risposta delle nostre strutture e dei giovani è più che positiva, e se è vero che al Sud la copertura è sempre altissima, oltre la media nazionale, i dati stanno a dimostrare che anche al Nord, quando la proposta progettuale è valida, le ragazze ci sono e rispondono: ad oggi sono in servizio più di 700 ragazze e anche il primo volontario di Federsolidarietà. In questa prima fase di partecipazione nel servizio civile nazionale non possiamo dimenticare il nostro impegno nella Cnesc – Conferenza nazionale enti per il servizio civile. Che Federsolidarietà abbia deciso di investire molto nella Cnesc non è certo né un mistero né una novità (a partire dalla mia storia personale) ma il continuo impegno dà concretezza a tutti gli sforzi di questi anni: la Cnesc e gli enti ad essa aderenti sono sempre più interlocutori credibili del governo, del Parlamento, delle istituzioni che a vario titolo si occupano di servizio civile. Confidiamo che nei prossimi mesi questa interlocuzione possa dare buoni frutti sui molti fronti ancora aperti: la regolamentazione del servizio civile, il percorso di accreditamento enti, i progetti in occasione del semestre europeo.
Cristina Nespoli
presidente Cnesc e responsabile progetto sviluppo servizio civile nazionale della Confcooperative
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