Salute

Un bilancio da record

Presentati a Roma i risultati dell'ultimo anno

di Maurizio Regosa

Un bilancio da record, quello che ha presentato ieri la fondazione Telethon a Roma. Nel periodo da giugno 2010 allo stesso mese del 2011, i fondi per la ricerca sono aumentati del 12% (si è così raggiunta quota 28,5 milioni) e sono stati fatti diversi passi avanti verso la cura di un gruppo di malattie genetiche. Un ottimo viatico per la manifestazione televisiva che si terrà fra circa due mesi.

Nonostante la crisi, gli italiani hanno continuato a donare alla ricerca scientifica. Consentendo a Telethon di finanziare 40 progetti di ricerca, che coinvolgono complessivamente 101 laboratori di ricerca in tutto il territorio italiano, nonché l’attività dei suoi istituti: l’Istituto Tigem di Napoli, l’Istituto Hsr-Tiget di Milano, il programma carriere Telethon Dulbecco (Dti), attivo attualmente in 20 laboratori in Italia, il Tecnothon, il laboratorio di ricerca tecnologica di Sarcedo (Vicenza) dedicato all’ideazione e allo sviluppo di prototipi di oggetti in grado di migliorare la qualità della vita di persone disabili. Cresce inoltre il network Telethon delle biobanche genetiche, risorse fondamentali per la ricerca e la diagnostica, che ad oggi conta 10 centri.

Sul fronte della ricerca, dopo i successi sull’immunodeficienza Ada Scid della terapia genica, che, con un singolo trattamento ha permesso a 14 piccoli pazienti provenienti da tutto il mondo (solo uno è italiano) di svolgere una vita normale, nell’ultimo anno è partito un importante studio clinico sulla distrofia muscolare di Duchenne mentre stanno proseguendo quelli sulla sindrome Wiskott Aldrich, rara immunodeficienza, su quella di Stargardt e l’amaurosi congenita di Leber (una rara forma di cecità ereditaria) e sulla leucodistrofia metacromatica, che colpisce il sistema nervoso e porta alla perdita progressiva delle capacità cognitive e motorie («a oggi sono sette i bambini trattati», ha detto Luigi Naldini, direttore dell’Hsr-Tiget, «i risultati definitivi arriveranno tra due anni ma i primi dati sono incoraggianti»). Inoltre la ricerca in laboratorio è giunta a un punto di svolta per almeno altre 15 malattie, per le quali sarà possibile avviare trial sui pazienti entro pochi anni.

«Per noi queste cifre rappresentano quello che in qualunque azienda viene chiamato profitto» ha dichiarato il presidente di Telethon Luca Cordero di Montezemolo davanti agli “azionisti” della Fondazione, «nel nostro caso non esistono lucro né dividendi, ma tutto viene speso per mandare avanti la ricerca migliore, selezionata dalla nostra commissione scientifica internazionale. Un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, come dimostrano anche gli indicatori bibliometrici, che ci vedono in vetta alla classifica mondiale, più in alto di Europa e Stati Uniti. Tutto questo dimostra, ancora una volta, che l’Italia è in grado di essere competitiva nel mondo, quando abbina la solidarietà dei suoi cittadini e il talento dei suoi cervelli migliori con un’organizzazione trasparente, rigorosa ed eccellente».


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