Formazione

Un bilancio

Due anni,e una sfida solo iniziata

di Giuseppe Frangi

Con questo numero Social Job compie due anni di vita. Due anni di una sfida editoriale strana e affascinante: quella di raccontare e comunicare un mondo, quello della cooperazione sociale, che ha sempre sentito più l?urgenza del fare piuttosto che del comunicare. Una sfida vinta? Indubbiamente in questi due anni abbiamo potuto documentare una grande crescita di consapevolezza. Quante esperienze abbiamo scoperto, capaci non solo di rispettare i requisiti per cui erano nate ma anche capaci di rispondere brillantemente alle domande del mercato sociale. Esperienze in grado di mostrare sia la qualità umana della risposta ai bisogni, sia la propria efficienza e trasparenza gestionale. Se pensiamo che questa maturazione è avvenuta in un contesto economicamente e culturalmente difficile, possiamo davvero trarre un bilancio più che positivo di questi due anni.
Ma non ci si può fermare qui. Vista da un osservatorio privilegiato come Social Job, la cooperazione sociale deve acquisire una consapevolezza ancora maggiore dell?importanza strategica di comunicare se stessa. Comunicare infatti vuole dire certamente valorizzare ciò che si è fatto, ma ancor di più valorizzare quel si potrà fare. Cioè accedere a un palcoscenico più grande, candidarsi a responsabilità ancora maggiori.
E questo Paese ha bisogno assoluto che un soggetto come la cooperazione sociale giochi un ruolo da protagonista, si candidi a essere agenzia per uno sviluppo più umano, più sostenibile e più razionale. Insomma, comunicare significa assumersi in pieno il proprio compito e affrontare a volto scoperto le sfide che riguardano il futuro di tutti.

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