Famiglia
Un bersaglio chiamato Pierferdi
Pierferdi vuole tradire la Cdl, giocare di sponda con Mastella e i centristi della Margherita, occhieggiare al governo Prodi o a un governissimo?
Pierferdi vuole ?tradire? la Cdl, giocare di sponda con Mastella e i centristi della Margherita, occhieggiare – se non a un appoggio molto condizionato – al governo Prodi o a un governissimo? Bene, si prepari ad essere più che sbertucciato dai giornali, di sinistra ma soprattutto di destra. Già dopo la (mega) manifestazione di piazza di sabato 2 dicembre, del resto, l?antifona s?è capita benissimo. Il Giornale, per la sapida penna di Fabrizio De Feo, picchia un giorno sì e l?altro pure sul fatto che «gli elettori dell?Udc stanno con Berlusconi e non con lui», per non dire dei berluscones di prima fila che Casini si cova come serpi in seno, a partire dall?onesto (sic) Carlo Giovanardi, che martedì 5 riceve l?onore di un intervista a tutta pagina di Libero: «Nell?Udc Casini è già minoranza». A proposito di Libero, gli articoli che il giornale diretto da Vittorio Feltri dedica, con cattiveria, all?Udc, si sprecano, in questi giorni e sembrano eguagliare quelli di solito riservati al povero Prodi, da sempre messo in croce, sui fogli della destra. «Basta Casini in casa» è l?apertura sempre di martedì, catenaccio: «Il leader Udc chiude le porte in faccia a Berlusconi e se ne va dalla Cdl. Peggio per lui…». Segue un editoriale di Oscar Giannino, l?unico che cerca di riportarlo a più miti consigli, e un articolo gentilmente intitolato «Pierferdini, lo stratega infedele che va dove lo porta il potere», a firma Matias Maniero. Non che vada meglio altrove: «Pier, voglia di prendere il volo», lo descrive con irriverenza Mattia Feltri sulla Stampa, mentre Filippo Ceccarelli, su Repubblica, ricorda di quando «Casini trovò il cactus (sotto la sedia, ndr) e decise di rompere con Silvio». In soprannumero, sia l?Unità che Repubblica sfrùculiano «l?amico Marco» (Follini), che dice: «Caro Pier, per fare il centro devi uscire dal recinto ». Quello berlusconiano, s?intende. Chissà se, alla fine, Pier romperà con la Cdl, certo è che conviene si attrezzi a una lunga e solitaria marcia. E che cerchi di dotarsi di qualche giornale amico. Oltre al Messaggero della fidanzata Azzurra, ovvio.
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