Economia

Un bambino su due dipendente da cibo spazzatura

La Coldiretti riprende l'allarme lanciato dai ricercatori Usa sul rischio 'junk food'. La causa? "Consumo eccessivo di cibi grassi e bibite zuccherate"

di Redazione

L’allarme lanciato dall’equipe di ricercatori Usa su Nature Neuroscience sul fatto che hamburger, patatine fritte, merendine dolci, ossia il cibo-spazzatura, crei una dipendenza simile a quella da nicotina e droga, genera allarme anche in Italia. “La causa è la crescita nel consumo di cibi grassi e bibite ricche di zucchero che il 41 per cento dei bambini beve ogni giorno mentre il 23 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura”, afferma la Coldiretti nel commentare i risultati della ricerca condotta nell’Istituto Scripps a Jupiter in Florida, dove è stato osservato sui ratti che per effetto di una alimentazione scorretta si dà vita a vere e proprie crisi di astinenza quando si cerca di smettere di mangiare i piatti piu’ saporiti ma meno salutari.

“Si tratta di una prova scientifica i cui sintomi sono peraltro ben noti nell’esperienza quotidiana di molti genitori”, sottolinea Coldiretti, “con il risultato che, secondo l’ultima indagine ‘Okkio alla Salute’ del Ministero della Salute in Italia, più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo e in particolare il 12,3 per cento dei bambini è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari.

Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari secondo i principi della dieta mediterranea hanno consentito agli italiani di conquistare un record della longevità che in Italia è pari a 78,8 anni per gli uomini e a 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea”, prosegue Coldiretti, “ma ora il futuro è incerto e per questo la Coldiretti ha firmato un protocollo di intesa il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che prevede l’impegno a promuovere attraverso esperienze pilota, nel rispetto della propria autonomia e nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative comuni per sensibilizzare i giovani a un corretto comportamento civico rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni alimentari italiane.

Un impegno che rientra nell’ambito del progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’ che nel corso del nuovo anno scolastico coinvolgerà oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie che parteciperanno alle oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto che saranno organizzati nelle aziende agricole e in classe.


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