Mondo

Un bacio a Zanzibar

Racconto di una luna di miele fuori rotta;diario di Francesco e Valentina Sassano

di Redazione

Volevo andare a vedere i baobab. Mi hanno sempre affascinato, sin da piccolo. E adesso sono fra le immagini che mi sono rimaste dentro. Insieme a quella degli elefanti che si fermano alla loro ombra. Sono animali giganteschi, ma quando li vedi camminare nell?immensità della savana ti sembrano piccoli come formiche». Francesco ha sposato Valentina. Entrambi sognavano l?Africa. Francesco di cognome fa Sassano. Ha 28 anni e, dopo i baobab, si è interessato alle iniziative in Africa del Centro mondialità sviluppo reciproco (Cmrs), una ong che ha sede nella sua città, Livorno. Valentina, 26 anni, in Africa ci ha vissuto. Per cinque mesi, dodici anni fa, in Somalia, per seguire il padre che insegnava italiano all?Università di Mogadiscio. Insieme hanno deciso di partire per la Tanzania dove i volontari del Centro mondialità lavorano per portare l?acqua alle comunità che vivono nelle zone più desertiche del Paese. «Anch?io volevo tornare in Africa», racconta Valentina. «Avevo voglia di ritrovare i visi della gente, le atmosfere, la natura che ti sovrasta. C?è da premettere che a entrambi non piacciono i viaggi organizzati dalle agenzie. Trattandosi dell?Africa però volevamo farci guidare da qualcuno. Abbiamo saputo che c?era la possibilità di viaggiare appoggiandosi alle ong e abbiamo contattato il Centro mondialità di Livorno». Il 25 agosto, Francesco e Valentina partono per un viaggio di tre settimane in Tanzania e Zanzibar. Gli spostamenti e i soggiorni in hotel sono stati organizzati direttamente sul posto da un volontario italiano. «A Dodoma, la capitale, abbiamo visitato la sede dell?ong italiana e un centro giovanile che i ragazzi del quartiere stanno tirando su con le loro mani», racconta Valentina. «Abbiamo passato una giornata con loro. Alcuni provavano a parlarci in inglese, qualcuno persino azzardava qualche parola di italiano. Si davano da fare per comunicare con noi i tutti i modi». Valentina ha sempre viaggiato, soprattutto in Europa. «Questo viaggio mi ha fatto accorgere della differenza: durante un inter-rail in Europa vai a vedere dei posti, in Africa vai a incontrare le persone. Quando visiti un Paese da turista rimani sempre un po? distaccato dalla realtà. Questo viaggio ci ha invece permesso di entrare più in contatto con la gente, di conoscere un po? più da vicino la loro vita». Valentina ha una foto che le ricorda questo aspetto del viaggio in Tanzania. «Quando siamo usciti dal centro giovanile di Dodoma abbiamo incontrato degli uomini che trasportavano dei sacchi di arachidi. Lavoravano lì vicino, e siccome ci hanno visto in compagnia dei ragazzi del centro ci hanno chiesto di fare una foto con loro. Probabilmente a dei semplici turisti non l?avrebbero chiesto, e non li avremmo mai conosciuti». Dopo Dodoma, Francesco e Valentina si sono spostati nel nord della Tanzania per visitare la missione di Humbolo. Lì c?è una sorgente, e il Centro mondialità di Livorno sta aiutando la popolazione a costruire pozzi e tubature per portare l?acqua ai villaggi. Nella prima parte del viaggio i due giovani sposi sono stati guidati da volontari o dalla gente del posto, poi hanno proseguito da soli e si sono goduti una full-immersion nello splendore della natura africana, arrivando fino a Zanzibar. «Abbiamo girato servendoci delle linee locali degli autobus» dice Francesco. «Ci vuole un po? di senso dell?avventura, ma neanche più di tanto. Tra l?altro abbiamo speso molto meno. Lo stesso viaggio con un?agenzia non ci sarebbe costato meno di 5mila euro. Ce la siamo cavata con 2.800 euro in due, tutto compreso. E facendo tutte le esperienze che avevamo sognato, dai viaggi in savana alle escursioni in barca tra i delfini». «Mi sono rimasti impressi i grandi movimenti di persone», dice Francesca, «la gente che cammina per strada, la folla al mercato. Tutti si danno da fare. Ti trasmettono una grande voglia di fare e di vivere, nonostante le difficoltà. Non si rassegnano davanti a niente».


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