Il progetto pilota è riservato, per adesso, agli abitanti della città Bologna, dove la fondazione Ant ha sede, e per il suo presidente Pannuti «vuole essere un altro segnale concreto dell’Ant e dei suoi donatori nei confronti di chi ha bisogno per affrontare meglio questo particolare momento di crisi».
Il contributo sarà erogato a ciascuna famiglia che avrà presentato agli uffici di Accoglienza Ant una dichiarazione dei redditi inferiore a 10mila euro annui e una diagnosi di un medico sulla malattia.
Nel 2008 Ant ha assistito 69.336 pazienti, per un totale di 11.121.884 giornate di assistenza, di cui 904.782 di assistenza domiciliare gratuita. A muovere la macchina dell’Ant, che è finanziata da EmilBanca, sono 369 persone, tra medici, farmacisti, infermieri, fisioterapisti, psicologi, collaboratori, nutrizionisti e dipendenti.
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