Non profit

Un ascolto che diventa azione concreta. Sempre accanto ai bisogni e ai diritti dei bambini

Attraverso le Linee d’ascolto, le chat e i nuovi strumenti multimediali di contatto. Ma anche con una presenza costante e diretta, negli ambiti educativi, nelle scuole, nelle carceri, in occasione di iniziative sul territorio. Sono centinaia le persone che consentono di portare la voce di Telefono Azzurro, e il suo impegno concreto, in tutta Italia

di Redazione

Attraverso le Linee d’ascolto, le chat e i nuovi strumenti multimediali di contatto. Ma anche con una presenza costante e diretta, negli ambiti educativi, nelle scuole, nelle carceri, in occasione di iniziative sul territorio. Sono centinaia le persone che consentono di portare la voce di Telefono Azzurro, e il suo impegno concreto, in tutta Italia. Donne e uomini che mettono il loro tempo, le loro energie e la loro passione a disposizione dei bisogni di bambini e adolescenti: sono i volontari dell'associazione, cui si aggiungono i ragazzi – sempre più numerosi, sempre più motivati e sempre più appassionati – che svolgono il periodo di Servizio civile con l’associazione.

I Volontari rappresentano davvero l’anima e lo spirito di Telefono Azzurro: vengono costantemente formati dai nostri operatori e professionisti per portare un aiuto concreto attraverso progetti e iniziative.
Un metodo di intervento che parte dall’ascolto, elemento distintivo dell’Associazione fin dalle sue origini. Dal telefono alla chat, fino alle app e alla presenza sui social, Telefono Azzurro ha strutturato una piattaforma multimediale e multicanale di contatto – in costante evoluzione – che gli consente di essere presente proprio lì dove bambini e adolescenti esprimono la loro personalità, vivono le proprie esperienze e – purtroppo – corrono anche drammatici pericoli. Un “mettersi in ascolto” che è fondamentale per comprendere i loro bisogni, le loro ansie e paure, ma anche i loro sogni e aspirazioni, per poter accompagnare bambini e adolescenti a prendere coscienza dei propri diritti e renderli protagonisti consapevoli del loro percorso di crescita.

È questo il focus, per dare un esempio concreto, delle attività che i volontari di Telefono Azzurro portano nelle scuole di tutta Italia attraverso i laboratori didattici, che coinvolgono bambini e adolescenti su tematiche cruciali per la loro crescita come il bullismo e il cyberbullismo, l’uso sicuro di internet, la multiculturalità e i diritti dell’infanzia. Il metodo adottato dai volontari nei laboratori didattici è quello della peer education: sono i bambini stessi ad assumere un ruolo da protagonisti, a farsi portavoce presso i propri compagni e coetanei delle istanze che li riguardano in prima persona, e che troppo spesso il «mondo adulto» dimentica, o spesso ancora non comprende. È il caso, per esempio, dei laboratori dedicati all’uso consapevole e sicuro della rete e dei mondi digitali, un ambito all’interno del quale Telefono Azzurro è in prima linea da sempre, per insegnare ai bambini e agli adolescenti come affrontare la loro – inevitabile – “vita online” in maniera sicura.

Un altro fronte di impegno importante per i volontari è quello che li vede vicini ai bambini e adolescenti che hanno uno o entrambi i genitori in carcere. Il Progetto Carcere, che l’associazione svolge dal 1993 senza alcun finanziamento pubblico, porta a questi bambini un momento di serenità, di gioco e di relazione umana attenta e sensibile nel difficile momento dell’incontro in carcere con il proprio genitore. Telefono Azzurro ha organizzato in diverse case di detenzione italiane delle ludoteche dove i volontari accolgono i bambini prima e dopo il colloquio, li coinvolgono in momenti di gioco, di creatività e di svago, conservando quel loro “essere bambini” anche all’interno di uno spazio alieno qual è il carcere. Per essere sempre al loro fianco, anche qui.

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