Volontariato

Un ambulatorio solidale per rispondere ai bisogni della comunità

La Banca di Credito Cooperativo di Montepaone ha lanciato, insieme all'Associazione "Salus e Virtus", un'iniziativa di medicina sociale: un esempio virtuoso per dare ascolto e risposta al territorio

di Marco Marcocci

Allo scopo di fornire sempre maggiori servizi alla comunità locale (e non solo), con particolare riferimento alle fasce della popolazione più deboli, vulnerabili e con difficoltà economiche, la Banca di Credito Cooperativo di Montepaone si è fatta parte attiva per la realizzazione di un ambulatorio solidale.

L’ambulatorio, che aprirà i battenti i primi di marzo, è ubicato nei locali di proprietà della banca e viene gestito dall’Associazione Salus et Virtus, i cui volontari sono medici in pensione che donano il loro tempo alla cura delle persone bisognose.

Le prestazioni sanitarie che i medici volontari erogheranno sono rivolte alle persone indigenti che potranno così curarsi gratuitamente e riguardano diverse branche della medicina specialistica tra cui chirurgia, radiologia, all’ostetricia e ginecologia.

Il servizio di prenotazione delle visite sarà gestito dal Comune di Montepaone e chiunque ne abbia bisogno potrà accedervi a prescindere dal luogo di residenza.

Il presidente dell’Associazione, Dott. Giuseppe Messina, ricorda che Salus et Virtus “è nata circa tre anni fa offrendo un servizio di odontoiatria sociale per i migranti”; successivamente l’attività si è allargata e ha avuto anche il convenzionamento con il Sistema Sanitario Nazionale.

Con il passare del tempo, il percorso si è andato sempre più arricchendo di contenuti e oggi, grazie alla BCC di Montepaone, che come tutte le Banche di Credito Cooperativo persegue il miglioramento delle condizioni di vita degli appartenenti alla comunità locale dove opera, ha preso forma il poliambulatorio solidale.

Orgoglioso e soddisfatto è il presidente della BCC di Montepaone, avv. Giovanni Caridi, che racconta di un progetto voluto perché era “necessario dare al territorio una risposta concreta alle sue esigenze”. La banca, sottolinea il presidente “oltre ai locali si è fatta carico degli arredi e dell’acquisto degli strumenti diagnostici, tra cui un ecografo” e aggiunge che si tratta di “un progetto unico nella provincia” con prestazioni destinate “agli indigenti, in cui si inseriscono tante famiglie italiane e straniere”.

L’articolo 32 della nostra Costituzione istituisce il diritto alla salute dei cittadini indiscriminatamente, ma sempre più spesso la qualità delle cure e alcuni settori della medicina dipendono dalle possibilità economiche del paziente.

Anche da questa costatazione nasce il progetto della BCC di Montepaone e di Salus et Virtus che racconta una bella storia, l’incontro dei medici volontari da una parte e della banca di comunità dall’altra che, praticando la finanza etica, persegue il bene comune.

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