Ospedale Niguarda

Un ambulatorio di salute mentale perinatale per le donne pre e post partum

Iniziativa dell'ospedale e della Fondazione Niguarda, nell'ambito del progetto Close2Mi. Finanziamenti da Regione Lombardia e Banca Intesa San Paolo. Una donna su cinque soffre di fragilità psichiche ed emotive durante la gestazione o dopo il parto

di Redazione

Inaugurato oggi all’ospedale Niguarda di Milano il nuovo ambulatorio di salute mentale perinatale, nell’ambito del progetto Close2Mi. Questo spazio, realizzato dalla banca Intesa Sanpaolo e dalla Fondazione Ospedale Niguarda nell’ambito di una collaborazione pluriennale, fornirà un’attività di valutazione diagnostica e presa in cura delle donne che presentano disagi emotivi durante la gravidanza ed il post parto, coinvolgendo anche le famiglie.

«Il progetto punta a istituire un servizio ospedaliero dedicato ai disturbi psichici del periodo perinatale, con l’obiettivo di fornire interventi principalmente nel periodo del primo anno dopo il parto, ma che apre alla possibilità di accogliere donne che presentano disturbi emotivi e psicologici nella tarda gravidanza e in qualsiasi momento, fino a quando il loro bambino non ha compiuto tre anni», spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’ospedale Niguarda di Milano e presidente della Fondazione.

Un momento dell’inaugurazione all’ospedale Niguarda

«Condividiamo con la Fondazione Niguarda l’obiettivo di proporsi quale “ponte” fra l’ospedale e il territorio con una particolare attenzione alle persone in situazione di vulnerabilità», è invece il commento di Paolo Bonassi, chief social impact officer di Intesa Sanpaolo. «Il sostegno all’allestimento di questo spazio per le mamme e i loro bambini è un ulteriore tassello nel nostro impegno per la sanità italiana. Qui troveranno assistenza professionale le donne che si affacciano alla nuova esperienza di diventare madri in uno dei momenti più delicati, ma anche più affascinanti, della loro vita».

All’interno di questo nuovo spazio verranno realizzate attività specifiche incentrate sulla salute mentale perinatale, con una particolare attenzione alla cura della relazione madre-bambino. Gli interventi proposti, in linea con le evidenze scientifiche internazionali, prevedono colloqui clinici psicologici, percorsi di psicoterapia, consultazioni di coppia, interventi psicoeducativi.

Uno scorcio dell’ambulatorio di Salute mentale perinatale al Niguarda

Questa iniziativa, finalizzata a supportare le donne dimesse dal punto nascita dell’ospedale Niguarda, ha pure l’obiettivo di dare continuità al progetto Close2Mi. È finanziata dall’assessorato alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità della Regione Lombardia.

«La maternità deve essere sempre più considerata un’esperienza che richiama l’attenzione e l’impegno dell’intera comunità», è il parere di Elena Lucchini, assessore regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità. «Per questo Regione Lombardia ha voluto sostenere concretamente, attraverso il bando del Terzo settore, questo progetto di grande valore che promuove la salute mentale delle neomamme. Questa struttura specializzata sarà fondamentale per affrontare una fase cruciale come quella della gravidanza e della maternità e potrà intercettare attese e bisogni per accogliere la diade mamma-bambino, e sarà al servizio dell’intera famiglia grazie a operatori capaci di coniugare umanità e professionalità. Dovere del nostro sistema sociosanitario è quello di rendere sempre più serena l’attesa e la crescita di ogni nuovo nato. Per questo la nostra Regione crede nell’alleanza sociale tra istituzioni, privati e volontariato, come testimoniato oggi da Fondazione Niguarda e Intesa Sanpaolo».

Le stime epidemiologiche rilevano che una donna su cinque soffre di fragilità psichiche ed emotive durante la gestazione e/o dopo il parto. Il periodo perinatale è un momento di estrema complessità per la salute delle donne, poiché possono emergere per la prima volta (o possono riacutizzarsi) disturbi che compromettono il benessere della donna, del bambino e dell’intera famiglia.

Credits: le foto sono state gentilmente concesse dall’ufficio comunicazione di Intesa Sanpaolo

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