Tutela animali
Un altro circo nel mirino degli animalisti. La denuncia e l’appello al ministro Giuli
Cammelli, cavalli, oche, pony e un ippopotamo rinchiusi per giorni nei camion senza uscire, costretti a vivere e mangiare nelle loro deiezioni. Queste le condizioni degli animali del circo Alex Medini denunciato dalla Lav. A poche settimane dall’uscita del docu-film “L’Ultimo spettacolo” gli attivisti rilasciano nuove immagini per testimoniare la situazione. L'invito al ministro della cultura è a firmare il decreto attuativo che vieta l’uso di animali nei circhi

Le difficili condizioni di vita degli animali nei circhi sono ancora una volta all’attenzione degli attivisti della Lega anti vivisezione – Lav. È infatti partita una nuova inchiesta fatta di video e testimonianze.
A poche settimane dall’uscita del film “L’ultimo spettacolo”, opera prima del regista Andrea Morabito che racconta la più grande liberazione animale da un circo, la Lav torna, infatti, al seguito di un circo per documentare le condizioni degli animali detenuti nei circhi.
Seguendo il circo
Lav, grazie ai suoi attivisti, ha seguito per giorni gli spostamenti del circo Alex Medini, attendato dapprima a Canelli, poi a Fossano e infine a Cavour, in Piemonte, raccogliendo immagini e video che rivelano una realtà crudele, dove gli animali vengono chiusi nei camion per più di 36 ore, costretti all’interno di spazi inadatti alle loro dimensioni e alle loro esigenze etologiche, senza la possibilità di muoversi, riposare adeguatamente o accedere a cibo e acqua in modo appropriato.
L’inchiesta video, già nelle mani degli inquirenti allegata ad una denuncia fatta da Lav, mostra animali di diverse specie: ippopotamo, cammelli, cavalli, oche e pony fatti salire sui camion senza le adeguate strutture di protezione per evitare e prevenire danni fisici alle zampe.
Nel video è ben visibile uno dei cammelli che scivola sulla rampa e faticosamente cerca di tirarsi su, per poi essere stipato nel camion insieme agli altri quattro individui. Le oche rimangono chiuse per giorni in una gabbia di legno e lasciate sotto la pioggia.

La cattiva gestione degli spazi
«Oltre al trasporto, che non viene effettuato secondo la normativa, ci troviamo di fronte ad una cattiva gestione anche degli spazi esterni degli animali, lasciati sull’asfalto, privi di arricchimenti e di spazi ampi al coperto dove proteggersi, esponendo cammelli ed ippopotami, non abituati al freddo del nord Italia, a condizioni di vita inadeguate rispetto al loro habitat naturale», ha dichiarato Giulia Giambalvo responsabile area esotici di Lav.
«E le conseguenze di un simile trattamento sono visibili nelle ferite sulla pelle dell’ippopotamo Paolina, lasciata senza una vasca dove potersi immergere, requisito minimo richiesto dalle linee guida stilate dalla commissione scientifica Cites ( si tratta della Convention on International Trade of Endangered Species ovvero il trattato internazionale di tutela legato al commercio delle specie a rischio estinzione, ndr.) che», continua Giambalvo «garantirebbero all’animale semiacquatico di poter mantenere elastica la pelle ed evitarne la lacerazione»
Animali trattati come oggetti
«Quello che abbiamo documentato è grave: questi animali sono trattati come oggetti da spostare per profitto, e in ogni tragitto e movimentazione rischiano di ferirsi, vengono costretti a mangiare e dormire per giorni in mezzo alle loro deiezioni, e tutto questo per mero guadagno dei circensi che costringono questi animali ad esibizioni per un intrattenimento anacronistico e crudele. Il trasporto è solo una parte della loro sofferenza, che inizia con la nascita in cattività e prosegue con l’addestramento coercitivo e la vita in gabbia», ha aggiunto Giambalvo.
«Le immagini che abbiamo raccolto sono state allegate a una denuncia e già consegnate alle autorità competenti: chiediamo un’indagine approfondita sui maltrattamenti documentati con l’auspicio di una nuova condanna» ha detto ancora Giambalvo.
L’appello al ministro Giuli
La responsabile animali esotici di Lav: «C’è un unico modo in cui tutto questo può diventare solo un ricordo: l’abolizione immediata della presenza degli animali dai circhi ed il divieto, per legge, di sfruttare gli animali nelle esibizioni. Chiediamo con urgenza al ministro della Cultura Giuli di firmare il decreto legislativo attuativo entro il 18 agosto 2025 come previsto dalla Legge delega sullo spettacolo e mettere fine a questa forma di sfruttamento, guardando al futuro verso una forma di intrattenimento etico e rispettoso della vita».
Nell’immagine l’ippopotamo Paolina dal video denuncia della Lav – screenshot dal video Youtube
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