L?ambulatorio sociale dell?Opera san Francesco di Milano, ente francescano di assistenza ai poveri, dal 1959 rappresenta un punto di riferimento per chi non ha libero accesso al sistema sanitario pubblico.
Ce lo racconta padre Maurizio Annoni, che all?epoca non c?era, ma che della struttura di via Nino Bixio è la memoria storica. Grazie alla partecipazione alla raccolta fondi della Fabbrica del sorriso, si allarga la sezione materno-infantile dell?ambulatorio, che in questi anni ha visto moltiplicarsi le visite. «L?anno scorso sono venute da noi almeno 3mila mamme a sottoporsi a 6mila visite, tra quelle dal medico generico e quelle dello specialista, senza contare gli incontri con l?otorino, il dermatologo e il cardiologo», racconta padre Annoni.
E proprio alle mamme e ai loro figli è dedicato il progetto presentato alla Fabbrica del sorriso: «Con le donazioni che ricevereremo, pagheremo per tre anni le spese relative all?ambulatorio ginecologico e pediatrico e che riguardano l?affitto dei locali, materiali e strumenti sanitari, oltre agli stipendi del personale infermieristico». Ma chi arriva in via Nino Bixio, dove l?anno scorso sono state effettuate oltre 25mila tra visite generiche e specialistiche, che cosa trova? Innanzitutto, un primo soccorso gratuito aperto ogni giorno, dal mattino alla sera, ma anche delle persone attente all?ascolto. E non è poco.
Come dice padre Annoni, «i nostri 90 medici, che sono tutti volontari, conoscono diverse lingue, il che facilita i rapporti con le persone che vengono dall?Africa e dall?America latina. In questi ultimi anni si è raddoppiato il numero degli slavi con cui parliamo tramite alcuni interpreti».
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