Famiglia
Un aiuto concreto alle famiglie dei piccoli malati
Coop sociale SpazioPensiero: ha appena compiuto un anno
di Redazione
Ha appena compiuto un anno, nel corso del quale molte delle energie spese sono andate a promuovere i progetti e trovare i fondi per realizzarli. Si tratta della cooperativa sociale Spaziopensiero, che nel suo ?sottotitolo? si dà la linea di condotta: «Nuovi progetti di cura e prevenzione per bambini e genitori». Nata ufficialmente nell?aprile del 2006, porta in sé due idee di partenza, come ricorda il presidente della cooperativa Stefano Fregonese: «Il nostro obiettivo era quello sviluppare una cooperativa, un ambiente di lavoro dove l?oggetto delle nostre attività fosse la cura della famiglia in diverse condizioni: lavoriamo con il bambino patologico – non va dimenticato che siamo di formazione clinico-psicoterapeutica – ma lavoriamo anche con il bambino sano e con quelli che vivono situazioni di emergenza», spiega il presidente. Il fatto di non limitarsi al solo bambino malato nasce dalla volontà di avere una visione completa del bambino e della famiglia, e offrire una maggior possibilità di integrazione.
La seconda idea riguarda gli aspetti economici, cioè «trovare il giusto equilibrio tra donazioni e partecipazione ai bandi da un lato e ricavi dalle attività, tenendo presente che la nostra intenzione è quella di non far ricadere solo sugli utenti i costi dei servizi che offriamo». Nelle previsioni 2007 vi è quella di avere entrate da enti pubblici per un 13% mentre un 50% dovrebbe arrivare dalle attività.
Al momento, il programma di Spaziopensiero onlus è indirizzato a tre ambiti di intervento: la prevenzione al trauma e al disagio psicologico del bambino in ospedale (e ambiti correlati, come il sostegno alla genitorialità e l?umanizzazione dei reparti ospedalieri pediatrici); la cura del bambino con difficoltà affettive e relazionali anche gravi; l?educazione del bambino, relativamente alla prima infanzia (da zero a tre anni).
«La cooperativa è nata attorno a un progetto: la Stanza giochi pensieri all?Ospedale Buzzi, finanziato da Tucano Urbano, che ora puntiamo a realizzare in modo autonomo come servizio di preparazione psicologica all?intervento chirurgico per bambini e genitori anche non utenti del Buzzi (Progetto Ppich) grazie anche a due finanziatori privati che sono entrati nella cooperativa come soci sovventori», ricorda Stefano Fregonese.
Un?altra iniziativa in itinere è il Progetto Spazioclinico che offre un servizio di consultazione psicoterapeutica a prezzi equi. «Per noi una scelta importante è stata quella di rivolgerci al consorzio Sis (Sistema imprese sociali) e agire con uno spirito di rete». Tra le iniziative in corso il progetto Sarajevo, avviato nel gennaio di quest?anno, mentre a settembre partirà il progetto Sistemanido, un servizio educativo per la prima infanzia capace di accogliere anche bambini con disagio psichico o sociale, almeno il 30% del totale dei piccoli. Sistemanido è legato anche al cambio di sede che avverrà entro l?anno, con il trasferimento nei locali messi a disposizione in comodato d?uso gratuito in via Calatafimi dallo storico ente morale milanese Ibva – Istituto Beata Vergine Addolorata, partner della cooperativa per la gestione del servizio.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.