Volontariato

Un abc per resistere alla globalizzazione

All’Università Bocconi una riflessione: cosa può opporre l’etica al mercato globale, come coniugare morale ed economia.

di Francesco Maggio

«Oggi nel mondo ci sono centinaia di milioni di bambini che lavorano dalle sette del mattino alle nove di sera in condizioni inumane per poter sfamare le loro famiglie. Siamo condannati a pensare, a riflettere, a interrogarci». Ha esordito così il cardinal Ersilio Tonini nell?aprire i lavori del Convegno ?L?etica e la globalizzazione della produzione, del commercio e della finanza nel prossimo millennio?, organizzato dall?Università Bocconi in collaborazione con Ethica, associazione per una finanza socialmente responsabile presieduta dallo stesso Cardinale. «Tuttavia» egli ha subito aggiunto, «non mancano gli strumenti, le idee, le persone capaci di dare un volto umano all?economia. Sono profondamente convinto, perciò, che la globalizzazione, se opportunamente ?guidata?, possa arrecare all?uomo più benefici che danni». Frasi di circostanza che si dicono di consueto nelle occasioni pubbliche? Ottimismo di maniera? Oppure ragioni ben fondate alla base di simili affermazioni? Giudicate voi dal seguente e piuttosto inedito ?alfabeto? della globalizzazione emerso durante il convegno: Angelo Abbondio, operatore finanziario di fama e di lungo corso è presidente di Symphonia Sim, nel 1996 con alcuni amici ha costituito la Fondazione Umano Progresso, detentrice del capitale azionario della Sim. Gli utili realizzati attraverso l?attività di borsa vengono poi destinati alla realizzazione di iniziative umanitarie come la costruzione di scuole per bambini a San Salvador di Bahia in Brasile, l?invio di aiuti alimentari in Ghana, l?acquisto di abbigliamento per i detenuti di San Vittore. Perché l?ha fatto? Angelo Abbondio lo ha spiegato così: «grazie a un?amicizia che mi ha fatto capire che la vita deve essere spesa ?per? qualcosa e per qualcuno. E poi perché dopo il denaro e il successo c?è la disperazione». Banca etica:, offre ai cittadini la possibilità di orientare eslusivamente a fini sociali il proprio risparmio: «Dopo solo una settimana dall?apertura del suo primo sportello avvenuta l?8 marzo scorso», ha dichiarato Luigi Bobba, vice presidente della Banca, «abbiamo lanciato un prestito obbligazionario di 20 miliardi, 12 dei quali già sottoscritti. È decisamente un buon inizio». Chiesa:, «In America» ha sottolineato fra? Gambaro, trentanovenne economo generale dell?ordine dei Frati minori cappuccini, «non di rado la Chiesa acquista titoli azionari di aziende per partecipare alle loro assemblee degli azionisti. In quelle circostanze, poi, ?fa pesare? la necessità di adottare criteri produttivi eticamente corretti. Per esempio, quando la Boeing decise di investire in Cina, la Chiesa sostenne a gran voce la necessità che gli investimenti fossero condizionati all?ottenimento di particolari garanzie sul fronte dei diritti umani dei lavoratori». Direttive comunitarie:, «Hanno contribuito ad abbattere le frontiere dei singoli Stati e a eliminare protezionismi dannosi per il mercato», ha sostenuto il commissario europeo Mario Monti, «ma oggi sono anche uno strumento efficace per combattere il riciclaggio del denaro sporco e l?evasione fiscale derivante dalla libera circolazione dei capitali». Etica:, anche in Italia sono nati ormai da circa due anni i primi fondi di investimento etici. Il San Paolo di Torino ne ha istituiti tre, due obbligazionari e uno azionario, 3.000 miliardi di patrimonio gestito. Realizzano politiche di gestione ispirate a ben precisi criteri etici (non investono, cioè, in imprese belliche, produttrici di materiale pornografico, di tabacco, di alcool, ecc.), e i sottoscrittori possono devolvere una parte dei ricavi ad enti ed associazioni benefiche. Il San Paolo fondi si impegna a finanziare, con una parte dei proventi, iniziative di carattere umanitario. «In 22 mesi» ha detto Laura Febbraro, direttrice di San Paolo Fondi, «il fondo azionario internazionale etico ha avuto una performance del 55%». Un inizio incoraggiante da ogni punto di vista. Fisco:, il Commissario Monti ha lanciato un preoccupante ed inedito allarme: «In Europa la fiscalità pesa ormai oltre il 50% sul lavoro dipendente, la pressione tributaria negli ultimi anni è diminuita del 10% sui redditi da capitale ed è aumentata del 7% sui redditi da lavoro. Bisogna necessariamente arrivare a un riequilibrio, altrimenti non è da escludere anche una rivolta sociale». Gli ha fatto eco Luigi Bobba, vicepresidente di Banca Etica e presidente delle Acli: «Da una recente ricerca della Banca d?Italia risulta che la quota di risparmio derivante da redditi di capitale ha ormai raggiunto in Italia il 25 per cento». Incontri:, da tre anni la Bocconi organizza un ciclo di incontri sull?etica «perché sui molteplici temi che la ?chiamano in causa?», ha ricordato Roberto Ruozi, rettore dell?ateneo milanese, «si ha il dovere di rispondere». Insomma l?invito del Cardinal Tonini a curare l?educazione dei giovani, soprattutto nelle università, è stato accolto. Non profit: le organizzazioni del Terzo settore sono molto impegnate ad arginare i vari ?fallimenti? del mercato e dello Stato. Rappresenta una significativa testimonianza, al riguardo, il Sermig di Ernesto Olivero (1.400 Progetti di solidarietà, 800 miliardi di fatturato, 4 milioni di ?azionisti?), una fraternità religiosa laica che, come ha affermato il suo fondatore, «costituisce la realizzazione di un ?sogno?: quello di contribuire a eliminare la fame e le grandi ingiustizie del mondo». Rating sociale:, è quanto fanno alcune società specializzate come ?Avanzi?, le quali analizzano se l?azienda del caso è socialmente responsabile. Nello svolgimento di questa attività, gli analisti emettono valutazioni non solo sulla base dei settori produttivi (armi, alcool, tabacco, farmaci abortivi, ecc.) ma anche tenendo conto della storia dell?impresa: come si è comportato, per esempio, il suo management o la proprietà quando ha dovuto affrontare una crisi? Ha licenziato dipendenti oppure no? Clienti di ?Avanzi? sono non solo fondi etici esteri che si rivolgono loro prima di effettuare un investimento nel nostro Paese ma anche gestori tradizionali, a dimostrazione del fatto che la responsabilità sociale delle imprese viene considerato sempre più un indicatore di buona gestione di un?azienda. Sussidiarietà:, avvicina il più possibile chi ha bisogno di aiuto con chi può darlo. «L?etica della globalizzazione» , ha ribadito il cardinal Tonini, «risiede proprio nella capacità di arginare subito le sue ?derive?, attraverso l?esercizio della responsabilità individuale e dei corpi sociali intermedi» Uomo:, «L?uomo deve essere responsabile in quanto persona. Economia e responsabilità non hanno ancora trovato la convivenza pacifica nella storia. Ma entrambe sono espressione dell?umano. Uomo economico e uomo responsabile riusciranno a trovare il modo di essere un uomo solo quando egli riuscirà ad essere valutato per ciò che è e non per ciò che possiede». Parola di Padre Abelardo Lobato, Rettore della Facoltà di teologia di Lugano. Il domenicano teologo spiega, «attenti, l?etica non può essere un valore astratto che qualsiasi malintenzionato o qualsiasi potere può piegare a fini propri, ma qualcosa che si radica nell?antropologia, nel cuore dell?uomo. O l?etica è frutto di un?esperienza oppure non è. Mi ha molto colpito l?esperienza dell?esperto finanziario, Abbondio, quando ha detto, ho scoperto il bene grazie a un amicizia, a un incontro».


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