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Un 2015 da record, ma per gli sbarchi

Nei primi due mesi di quest’anno il numero di arrivi via mare è cresciuto del 43% rispetto allo stesso bimestre del 2014. Sono arrivati infatti tra gennaio e febbraio 7.882 persone

di Marco Marcocci

Le rotte tracciate dalle carrette del mare nel Mediterraneo, stracariche di esseri umani costretti per una serie infinita di ragioni a lasciare la loro terra ed i propri cari per cercare un posto migliore in cui vivere, sembrano non conoscere crisi. Il tragico business che arricchisce scafisti senza scrupoli e probabilmente anche organizzazioni terroristiche oltre che criminali continua la sua crescita inarrestabile. I viaggi della speranza o se preferiti, più semplicemente, gli sbarchi sulle coste italiane sono aumentati nei primi due mesi dell’anno del 43% rispetto allo stesso bimestre del 2014.

I migranti che sono sbarcati sul litorale italiano a gennaio e febbraio sono stati 7.882, molti di più rispetto al 2014, quando arrivarono via mare nei primi due mesi dell’anno “solamente” 5.506 disgraziati. Più di uno sbarco al giorno ha caratterizzato questo bimestre 2015, complessivamente infatti si sono contati 69 sbarchi, contro i 46 dell’anno precedente. Mediamente ogni sbarco porta circa 115 migranti vivi, quelli morti e dispersi nelle acque del Mediterraneo non è dato a sapere quanti sono.

Poco importa se l’operazione europea Triton è subentrata a quella nostrana Mare Nostrum o se il recente dibattito dei politici verte sul fatto che vi siano tra i migranti terroristi dello Stato Islamico. Quello che conta e che sembra non contare è che le strutture deputate all’accoglienza dei migranti sono oltre il limite.

Il Viminale parla di 67.128 presenze, delle quali il 21%, ossia 13.999 persone, nei centri della Sicilia. A seguire il Lazio (8.490, pari al 13%), la Lombardia (5.863, il 9%) e la Puglia (5.826, il 9%); poi vi sono ben 1.657 strutture temporanee presenti in tutta Italia che complessivamente ospitano oltre 37 mila persone.

Ed ora siamo in inverno ed il mare è pericoloso, che succederà con l’arrivo della bella stagione?

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