Mondo

Un 2008 da record

+ 16% rispetto al 2007. I dati ufficiali comunicati dal sottosegretario Giovanardi

di Gabriella Meroni

Il 2008 è stato per l’Italia un anno record per le adozioni internazionali. A sottolinearlo il sottosegretario di Stato per la famiglia, la droga e il servizio civile Carlo Giovanardi, durante una conferenza a Palazzo Chigi. Ad affiancarlo anche il sottosegretario di Stato per l’informazione, la comunicazione e l’editoria Paolo Bonaiuti e la vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali (Cai) Daniela Bacchetta. I minori stranieri adottati in Italia nel 2008 sono stati infatti 3.977, con un incremento del 16,3% rispetto all’anno passato. La maggior parte e’ giunta da Ucraina (16,1%, 640 bambini), dalla Federazione russa (11,7%, 466) e dalla Colombia (10,9%, 434).

«Il nostro paese -prosegue Giovanardi- si colloca al terzo posto in assoluto nel mondo come numero di bambini adottati dopo gli Stati Uniti e la Spagna. Questo significa -spiega Giovanardi- una risposta positiva per le tantissime coppie italiane che stanno aspettando di adottare un bambino all’estero e anche la speranza che nasce dal fatto che si sono aperte strade nuove con la Cina. Sulle adozioni non esistono né scorciatoie, né bacchette magiche -sottolinea Giovanardi- dipendono in gran parte dai rapporti che si instaurano con i paesi di provenienza dei bambini e questi sono frutto di un lungo lavoro diplomatico. I paesi inoltre hanno regole e norme che vanno rispettate. La Cina ad esempio chiede ai genitori non solo redditi alti ma anche che non siano obesi, affinché in futuro non abbiano problemi cardiaci».

Poi Giovanardi si sofferma sui rapporti bilaterali con alcuni paesi su questo fronte: «Arriveranno i primi bambini cinesi proprio in questo mese di gennaio. Inoltre c’è anche la convenzione sottoscritta con la Russia che ampia la possibilità di intervento in quel paese e tanti altri paesi del mondo, soprattutto dell’Africa, con cui stiamo allacciando rapporti per avere più possibilità, attraverso gli enti, di avere bambini in adozione in Italia». Quanto al numero degli enti presenti nel nostro paese, settantatré, Giovanardi afferma che «non è un handicap perché se gli Enti agiscono, come avviene in Italia, sotto il controllo della Commissione con criteri di professionalità che sono in grado di coprire tutto il mondo, l’Africa, l’Asia e l’America Latina, questo rende più probabile alle coppie la possibilità di soddisfare la loro esigenza di genitorialità».

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