Non profit

Un’iniziativa di Bifo per svegliare la grassa Bologna

Famiglie di lavoratori stranieri occupano un palazzo alla periferia di Bologna

di Redazione

Poco prima di Natale, le famiglie di lavoratori stranieri che erano state sfrattate dal centro di via del Pallone, hanno occupato un palazzo alla periferia di Bologna, in via Altura. L?edificio ha 200 stanze, ed ampi locali comuni. Si tratta di un edificio costruito sette anni fa da una ditta privata che non ha mai trovato un acquirente. Negli anni scorsi vi erano state proposte di adibire il luogo a centro per anziani, o ad albergo popolare, ma non si era mai realizzato niente. Migliaia di extracomunitari, non solo nuovi arrivati in cerca di lavoro, ma anche lavoratori che da anni sono integrati nella vita produttiva della regione, sono senza alloggio, o costretti a vivere in abitazioni fatiscenti.
Fino a questo momento non si è riusciti a creare strutture di accoglienza che meritino questo nome. Luoghi nei quali si possa vivere decentemente, ma anche aprire attività culturali, ristoranti, botteghe artigiane, spazi d?ascolto musicale, aperte alla cittadinanza.
Il luogo che è stato occupato sembra fatto per diventare un vero centro di accoglienza: un centro interculturale autogestito con molta luce, molta musica, molto colore, molta allegria, molto caldo quando fuori fa freddo. La ditta costruttrice chiede 10 miliardi per vendere questo edificio. Le trattative per l?acquisto sono già cominciate, ed è stata lanciata una sottoscrizione alla quale tutti sono invitati ma soprattutto le istituzioni, le associazioni professionali di questa città opulenta. Potrebbe diventare un?occasione per intendere la solidarietà in termini concreti, per avviare un processo di integrazione felice.
Franco B. Bifo, Bologna

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