Politica
Uneuforia culinaria monumento della cucina marchigiana
A tavola con Gino Girolomoni.
Oggi intendo fare un?eccezione alla mia predilezione per i piatti semplici, per proporvi un?euforia culinaria, i vincisgrassi, noti in tutte le Marche. Piatto per le grandi occasioni, quando ci si è predisposti per una colossale mangiata. Già l?elenco degli ingredienti la dice lunga: per cominciare farina, burro, uova e vinsanto, da impastare insieme e ottenere le sfoglie entro i cui strati inserire tutto il ben di Dio che segue. Per 6 persone occorrono 300 etti di polpa di vitello, 150 grammi di rigaglie di pollo con creste e testicoli di gallo tritati a pezzetti, 150 grammi di fegatini di pollo, 200 grammi di animelle di vitello e 150 di cervello, 150 di schienali di maiale, 150 di prosciutto tagliato a dadini, 2 carote, 2 cipolle, 2 spicchi d?aglio, 1 costa di sedano, noce moscata, un mestolo di passata di pomodoro, un bicchiere di vino bianco, un mestolo di latte, 30 grammi di porcini secchi, 30 di burro, 4 cucchiai di olio extravergine d?oliva, pepe e parmigiano o pecorino. Si lessano le sfoglie mentre si mette a cuocere a parte tutto il condimento. Quindi si mette il sugo in mezzo alle sfoglie precotte e, dopo averle ricoperte di besciamella, si mette al forno. Attendere 5, 10 minuti prima di servire in tavola. Qualcuno dice che il nome sia dato da un generale austriaco che portava un nome simile verso la fine del ?600. Ma è più probabile che questo generale sia legato ai vincisgrassi solo per esserne rimasto affascinato dopo averli scoperti
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