Cultura

Umbria: Corte dei Conti boccia ricostruzione post terremoto

la Corte dei Conti scrive: "Risultano tardivamente realizzati o in buona parte irrealizzati, al termine dell'attivita' di acquisizione dei dati (15 aprile 2002)

di Redazione

Il terremoto del 1997 in Umbria continua a creare polemiche. La Corte dei Conti ha inviato al Parlamento la sua relazione sugli “interventi urgenti sui beni demaniali di competenza del Provveditorato Opere Pubbliche in Umbria”. Nelle valutazioni conclusive la Corte dei Conti scrive: “Risultano tardivamente realizzati o in buona parte irrealizzati, al termine dell’attivita’ di acquisizione dei dati (15 aprile 2002), i programmi di ripristino funzionale degli immobili danneggiati?. “Infatti – continua la Corte dei Conti – ad inoltrato 2000 il livello di assunzione degli impegni, che in concreto documenta l’attivita’ di realizzazione, superava di poco la soglia del 40% della disponibilita’ totale. Peraltro detti impegni riguardavano anche spese per interventi per i quali, secondo la documentazione acquisita, nella primavera del 2002 si era appena conclusa la fase di progettazione. In sostanza, alla stessa data, erano stati conclusi solo i lavori di scarsa consistenza, per i quali il programma aveva destinato il 26% dell’intero stanziamento con una spesa erogata di 1,6 miliardi di lire, mentre non erano stati ancora attuati gli interventi aventi maggiore rilievo per l’entita’ del finanziamento e per l’urgente necessita’ di realizzazione in quanto relativi ad immobili destinati a sede universitaria e a struttura sanitaria”. La Corte dei Conti boccia anche i lavori di pronto intervento. “Va ricordato – scrive la Corte dei Conti – che il programma realtivo ai lavori di pronto intervento (puntellamenti ed opere provvisionali) che doveva essere completamente realizzato in breve tempo ed in ogni caso entro il 31 dicembre 1998, e’ pervenuto a completamento solo a meta’ 2000, con una economia del 22% dello stanziamento destinato a tale scopo”.


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