Disabilità

Umbria, al via 100 progetti di vita indipendente

La Regione Umbria nell'ambito del suo nuovo programma di intervento per la non autosufficienza ha previsto un budget per il progetto di vita personalizzato per 100 cittadini con disabilità che avvieranno così i loro progetti di vita indipendente. L'esito di un percorso nato nell'ambito del progetto Welfare 4.0 di Fish

di Sara De Carli

La Regione Umbria ha approvato il suo Programma Regionale di Intervento per la Non Autosufficienza (Prina): un risultato che è esito anche del lavoro fatto insieme a Fish a partire dal 2020, con l’adesione formale della Regione al progetto “Welfare 4.0 – definizione di un welfare comunitario d’inclusione” (delibera di giunta n. 757 del 26 agosto 2020). 

Quel progetto – realizzato da Fish in collaborazione con Uildm e Ledha – della durata di 18 mesi, era stato pensato prima del Covid ma proprio alla luce di quanto accaduto nei lunghi mesi della pandemia ha dimostrato la sua estrema attualità nel mettere in discussione la fragilità di un modello di welfare basato sulla “presa in carico” e sulle residenze sanitarie e socio-sanitarie per passare invece con urgenza a un welfare di comunità, centrato sui diritti. «Attraverso Welfare 4.0 ci siamo impegnati a promuovere e a difendere i diritti delle persone con disabilità in Italia. Riteniamo infatti che il welfare debba essere un pilastro fondamentale della nostra società, garantendo un accesso equo e inclusivo a servizi di qualità per tutti i cittadini e le cittadine. Serve “dare carburante” a un welfare comunitario d’inclusione basato su una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità», ha detto Vincenzo Falabella a inizio settembre, nell’evento conclusivo del progetto. 

Un welfare nuovo non si può fare senza azioni e strumenti nuovi: il tema del linguaggio, della comunicazione e della rappresentazione della disabilità è stato per questo uno dei cardini del progetto (per esempio con i seminari per i giornalisti ma anche con i MOOC per la formazione online realizzati da Fish in collaborazione con Federica Web Learning dell’Università Federico II di Napoli) insieme proprio al supporto ai progetti di vita indipendente, vera rivoluzione del sistema.

Esattamente in questa direzione va il Programma Regionale di Intervento per la Non Autosufficienza della Regione Umbria, un’iniziativa che sarà propedeutica alla realizzazione di cento progetti di vita indipendente nell’ambito del progetto Welfare 4.0. Il documento è stato approvato all’unanimità e fa riferimento ad un budget per il progetto di vita personalizzato. «Un progetto ambizioso che mira a promuovere la vita indipendente per le persone con disabilità, offrendo loro l’opportunità di vivere una vita autonoma e partecipare attivamente alla società», sottolinea Fish. «Questi progetti includono una vasta gamma di servizi e supporti, tra cui l’accesso a case e appartamenti accessibili, servizi di assistenza personale, percorsi di formazione e l’inclusione nel mondo del lavoro. L’obiettivo è garantire a ciascuna persona con disabilità la possibilità di prendere decisioni autonome sulla propria vita e di vivere in modo indipendente, rispettando le proprie scelte e preferenze, come sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità».

«Il progetto Welfare 4.0 è stato fondamentale per il successo di questa iniziativa, portando competenza, passione e dedizione alla causa dell’inclusione delle persone con disabilità. Questo partenariato dimostra come la cooperazione tra organizzazioni, enti pubblici e la società civile possa portare a risultati significativi nell’ambito del benessere e dell’uguaglianza», dichiara Giuseppa Adamo, responsabile della progettazione di Fish.

Soddisfatto per l’obiettivo intermedio raggiunto è anche il presidente della Fish, Vincenzo Falabella: «Ora tocca lavorare per realizzare questi progetti di vita per cento cittadini umbri e lavorare alla costituzione di agenzie territoriali per la vita indipendente. Questo è un passo importante verso una società più inclusiva, che riconosce il valore e la dignità di ogni individuo, indipendentemente dalla condizione di disabilità».

Foto di Marcus Aurelius, Pexels

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