Sostenibilità

Umberto Veronesi ha detto “sì”

Guiderà l'Agenzia per la sicurezza del nucleare in Italia. Lui scioglie le riserve, ma l'Agenzia ancora non c'è

di Redazione

L’oncologo più famoso d’Italia, Umberto Veronesi, ha sciolto le riserve: dirigerà l’Agenzia per la sicurezza del nucleare in Italia. “Ho accettato volentieri – fa sapere Veronesi – potrei svolgere un lavoro come esperto in protezione ambientale”. Peccato che, scelto il direttore, ora manca l’Agenzia.

Istituita con l’articolo 29 della legge 23 luglio 2009, n. 99 il nuovo organismo ha un ruolo cruciale, vista la sua competenza su praticamente tutto il ciclo del nucleare, tra cui i siti di localizzazione degli impianti e la gestione delle scorie. Ma ad oggi è tutto fermo. Eccezion fatta per la fresca (e informale) nomina di Veronesi, concordata dal ministero dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il neo ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani con l’interessato, ma per cui si attende il decreto del presidente del Consiglio.

La scelta di Veronesi e la sua disponoibilità ha infine creato un caso all’interno del Pd (di cui l’oncologo è stato senatore), contrario all’atomo e nelle cui file l’oncologo è stato eletto al Senato.

Tanto che lo stesso Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, liquida la vicenda: “Umberto Veronesi è nel suo campo persona di assoluto valore e competenza, una di quelle figure che fanno onore all’Italia. Ma non potrà essere lui la foglia di fico che renderà possibile una scelta antieconomica e contraria agli interessi dei cittadini e del paese come il nucleare”.

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