Sostenibilità
Umanitario e cultura, dal Malawi a Keith Haring
Roche Italia.Un impegno che si snoda attraverso numerose partnership con il non profit. Coinvolgendo i dipendenti.
di Redazione
Roche Italia
Sede italiana: Monza
Bilancio di sostenibilità: sì
Referente Csr: Dario Francolino
La responsabilità sociale di Roche passa attraverso un dialogo trasparente con pazienti, medici, amministratori pubblici e dipendenti. Tale impegno si è concretizzato nelle numerose iniziative avviate in partnership con realtà del terzo settore nell?area socio-umanitaria, scientifico-educativa e ambientale. In ambito internazionale Roche ha promosso iniziative a favore dei bambini orfani del Malawi, organizzando, da quattro anni, l?Aids walk, marcia benefica dei dipendenti Roche di tutto il mondo in occasione della Giornata mondiale contro l?Aids, che consente di raccogliere fondi (raddoppiati poi dall?azienda).
Il ruolo dei collaboratori è valorizzato anche da progetti come Employee Secondment Polycy che offre la possibilità ad alcuni dipendenti di fare un?esperienza di volontariato in Paesi in via di sviluppo. In Italia si segnalano iniziative come Breast Friends, una mostra fotografica itinerante per diffondere la prevenzione del tumore al seno, promossa in collaborazione con Salute Donna onlus e numerose altre istituzioni e realtà non profit; il progetto Chirone, nato in collaborazione con Attivecomeprima e Fondazione Aiom per sottolineare l?importanza della relazione fra medico e paziente. Nel settore artistico è stata promossa la mostra del murales di Keith Haring a Monza; nel settore ambientale progetti di risparmio energetico, dell?acqua e di riciclaggio dei materiali.
Al proprio interno Roche ha sviluppato iniziative finalizzate alla qualità di vita e al coinvolgimento dei 1.300 dipendenti: azionariato diffuso (Roche Connect), un piano sanitario gratuito, contributi per frequenza ad asili nido, flessibilità dell?orario di lavoro, programmi di formazione e sulla sicurezza (ogni anno più di 65mila ore di formazione). La scelta di realizzare il Bilancio di sostenibilità testimonia l?impegno a un costante dialogo con gli interlocutori e la volontà di rendere creare valore per il paziente e la comunità.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.