L?esportazione di farmaci tra Paesi poveri non è l?unica promessa fatta al Sud del mondo che i Paesi membri del Wto hanno fatto e non hanno mantenuto. C?è anche la riforma agricola. Il 31 marzo i membri dell?Organizzazione mondiale del commercio hanno lasciato passare la scadenza che si erano dati per trovare un accordo sul lancio di politiche anti dumping, sull? abbattimento di barriere all?export dei Paesi poveri e sui sussidi all?agricoltura occidentale. Il motivo di questo flop?
Lo stesso che ha fatto slittare a data da definirsi l?applicazione dell?accordo di Doha sull?accesso ai farmaci: a parole tutti dicono di volerlo, ma di fatto nessuno è disposto a rinunciare a qualcosa per cambiare davvero le cose. La spaccatura del Wto sulla riforma agraria parla chiaro: Usa, Ue e il Club dei Paesi esportatori concordano sul fatto che i 300 miliardi di dollari l?anno in sussidi agli agricoltori dei Paesi ricchi siano troppi e che danneggino i contadini del Sud del mondo. Però poi non trovano il modo di migliorare le cose. Che succederà? L?unica cosa certa è che i Paesi poveri sono rimasti un?altra volta a bocca asciutta. E che le scadenze del Wto sono una formalità.
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