Venerdì mattina, mi ha preso un colpo. In prima pagina su La Repubblica campeggiava un titolo inquietante. Occhiello: “Inchiesta italiana”. Titolo: “Ecco i furbetti del non profit che evadono 2miliardi l’anno”, di Davide Carlucci. E poi i sommarietti di questa grande inchiesta: “Dalle palestre agli agriturismi così le false associazioni truffano lo Stato”; “I centri sportivi sono le realtà più spericolate e gli onesti sono danneggiati”; “Il trucco usato è quello di aprire una attività alla volta per evitare di essere scoperti”. Miiiiiii, da leggere, mi sono detto, subito. Nelle due paginate interne, anche l’icona per leggere il video sul cellulare a testimoniare quanto il quotidiano ci puntasse.Leggo, armato di santa pazienza essendo l’inchiestona su due pagine. Enucleiamo i fatti. Di che si tratta? Il buon Carlucci ha avuto notizia (velina dell’Agenzia delle entrate? O di altri, Tremonti stesso?) dell’Operazione Ercole (nome in codice) della Guardia di Finanza. Risultati sorprendenti: su 62 perquisizione a campione di società dilettantistiche sportive, in 15 casi sono evasori totali. Però! Ancora, la Direzione piemontese dell’Agenzia delle Entrate sta torchiando le Onlus sul territorio e i primi 35 accertamenti hanno portato alla luce un’evasione che oscilla tra i 50mila e i 70mila euro.
Cosa ne deduce il buon Carlucci? Giornalista in cui i geni di Visco si mischiano con quelli di Tremonti? Ecco, letterale (anche l’italiano): “Facendo una media tra loro, che dichiarano tutte le entrate, e i furbetti, si può ipotizzare che, in media, ogni ente sottragga al fisco tra i 5mila e i 10mila euro. Moltiplicandoli per i duecentomila enti non profit italiani si può avere un ordine di grandezza del nero prodotto dal privato sociale? La cifra che si può ipotizzare, forse per difetto, è di 1-2 miliardi di euro, pari al 5-10 per cento delle risorse mosse dall’economia sociale secondo il rapporto Cnel-Istat del 2008”. Da far cadere le braccia e il resto! Capite il genio?
a) dà per scontato che le irregolarità siano tutte di tipo fiscale; b) dà per scontato che i rilievi mossi siano tutti esatti e indiscutibili; c) prende i dati di meno di 100 ispezioni (peraltro di genere diverso) e li spalma su tutto il non profit con una media matematica; e) con una superficialità degna delle note elusioni fiscali di Scalfari e De Benedetti, sputtana l’intera Italia delle formiche impegnate a tener botta ad ogni genere di emergenze oltre che ha sostenere il welfare sui territori.
Ma non finisce di stupirci qui, il Carlucci. Vediamo il video. Chi parla? Luciano Zanchi, presidente di Assointrattenimenti. Cioè una voce autorevole e del tutto disinteressata! Che dice (nel video e su carta) delle enormità del tipo che le Onlus non pagano tasse. Ma dove, a Panama? E le immagini? Ecco una serie di simil-negozi di maggiatrici asiatice (che c’entrano con le Onlus lo sa solo Carlucci!). Cose degne di un titolo di una trasmissione di Celentano (Un milione di caz….te). Ma dove vive Carlucci?
Avremmo preferito un bel post-it magari con questo slogan “Vogliamo una legge bavaglio che eviti ai giornalisti di scrivere caz…te”.
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