Volontariato
UK: scuola paga terapia con elettroshock per docenti stressati
Una fondazione non profit, ente gestore di una quindicina di scuole, fornisce gratuitamente apparecchi già in uso ai militari rientrati dai teatri di guerra, che invia micro-correnti di elettricità per aumentare le "onde alfa" e creare uno stato d'animo più rilassato. Secondo la scuola, i primi risultati sugli insegnanti sono molto positivi
Un problema nazionale. Così è stato definito, in Gran Bretagna, lo stress patito dagli insegnanti, categoria a rischio burn out, depressione e disturbi psichiatrici al pari dei veterani che rientrano dai teatri di guerra. È per questo che un coordinamento di scuole non profit, il Leigh Academies Trust con la sede centrale nel Kent ha pensato bene di offrire ai propri insegnanti una terapia a base di elettroshock. La notizia – scioccante, è il caso di dirlo – è riportata dal Telegraph con dovizia di particolari: si tratta di un trattamento già utilizzato dall'esercito britannico e dalle forze armate statunitensi per trattare lo stress post-traumatico, che funziona stimolando il cervello con uno shock lieve. La direzione, dopo il successo dei primi test, sta proponendo l’eletroshock “gentile” ai docenti di sette scuole secondarie, sette scuole primarie e di una scuola speciale di formazione.
La Leigh Academies Trust sostiene che il dispositivo ha avuto un impatto positivo sui livelli di ansia, depressione e disordine del sonno, mentre il direttore delle risorse umane Richard Taylor dice che «le apparecchiature sono a disposizione di tutti gli insegnanti del Trust per aumentare le strategie antistress», visto che «i risultati sono stati estremamente incoraggianti e abbiamo visto un impatto positivo sulla qualità della vita per quasi tutti coloro che hanno usato il dispositivo».
Il dispositivo – chiamato Alpha-Stim – ha le dimensioni di un telefono cellulare e invia micro-correnti di elettricità per aumentare le "onde alfa" naturalmente presenti nel cervello, per creare uno stato d'animo più rilassato. Il trattamento non prevede l’utilizzo di farmaci e richiede circa 20 minuti al giorno; basta inserire due elettrodi nelle orecchie con i fili collegati alla macchina, come se il paziente indossasse delle cuffie per ascoltare musica. Il dispositivo vivavoce fornisce al cervello una corrente elettrica minima e indolore, di meno di un milliampere. Secondo la fondazione Leigh Academies "chi si è sottoposto alla terapia (20-60 minuti al giorno per 4 settimane) ha riscontrato miglioramenti impressionanti”. Gli apparecchi, del costo di circa 600 euro, sono stati sperimentati anche su 120 pazienti alla Nottinghamshire Healthcare NHS Foundation Trust per un anno per valutare il possibile uso per gli iscritti al Servizio sanitario nazionale.
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