Cultura

Uk: è in vigore la nuova legge sulle charity

Voluta da Tony Blair in persona, spinge il Terzo settore inglese verso l'impresa sociale

di Carlotta Jesi

Dal 27 maggio, la riforma della legge sulle charity inglese, vecchia di 400 anni, è realtà. Voluta dal premier Tony Blair in persona, e lanciata dalla ministra delle charity Fiona Mactaggart, la riforma trascina il Terzo settore inglese (oltre 600 mila enti con un potenziale occupazionale che cresce del 6,7% l?anno) verso l’impresa sociale e regolamenta l’attività dei fundraiser. Questi i suoi punti principali: – eliminare gli eccessivi vincoli burocratici che oggi frenano lo sviluppo delle charity e le joint venture tra non profit – istituire un test di Public Benefit, o provata utilità sociale, a tutti gli enti che aspirano allo status di charity e relative agevolazioni fiscali – consentire alle charity di svolgere attività commerciale anche senza bisogno di creare una trading company e sostenere l?imprenditorialità del Terzo settore proponendo due nuovi status legali, la Charitable Incorporated Organisation e la Community Interest Company. – creare un ente indipendente che regoli le attività dei fundraiser e un codice di condotta etico – diminuire il controllo delle Charity Commission sugli enti del Terzo settore.


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