Formazione

Uil: «L’Italia non investe in istruzione»

Lo dimostra una ricerca presentata al XII Congresso nazionale del sindacato

di Redazione

L’Italia spende per l’istruzione «il 4,7% del Pil a fronte del 5,1 della media europea, ed è collocata al 18° posto su 27. Per l’istruzione in Italia si spende il 9,7% della spesa pubblica rispetto all’11% della media europea, siamo al 24° posto su 27 paesi dell’Unione europea». È quanto emerge da una ricerca presentata a Lecce in occasione del XII Congresso nazionale Uil Scuola.
«Se passiamo alle retribuzioni in rapporto alla ricchezza nazionale, una sorta di indicatore di considerazione sociale, l’Italia è a 0,99 a fronte di una media europea di 1,14; siamo collocati anche qui nella parte bassa della classifica», rileva il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna.
«I dati contenuti nella ricerca», aggiunge, «evidenziano come in realtà, stando alle scelte di Governo fatte dai due schieramenti, si possono osservare due direttrici costanti, sia per la mancanza di risorse, sia per alcuni aspetti delle riforme. I dati dimostrano che i provvedimenti economici predisposti nel 2009 dal Governo, provvedimenti che la Uil Scuola ha fortemente contrastato, hanno
accelerato una riduzione di spesa, già prevista in modo più graduale dal governo precedente, rendendola ancor più insopportabile».

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