Economia

Ugo Biggeri nuovo presidente

Eletto sabato. Il suo slogan: «L'impegno più alto è quello per tutti!»

di Redazione

L’assemblea generale dei soci di Banca popolare Etica si è riunita sabato 22 con la partecipazione straordinaria di 5.185 votanti (967 presenti fisicamente e 4.218 per delega) a Padova per approvare il bilancio ed eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione. Il presidente storico e fondatore della Banca, Fabio Salviato, non si è ricandidato per aver già espletato il numero massimo di 4 mandati previsto dallo statuto della banca. «Abbiamo vinto la sfida e dimostrato che la finanza può essere etica. Il nostro modello ha iniziato a contagiare l’intero sistema bancario; abbiamo messo in moto una carovana che crescendo costruirà un’economia al servizio di un modo più giusto. Continuate così», è stato il saluto commosso di Salviato alla platea che lo applaudiva.

La guida del primo istituto di credito italiano interamente dedito alla finanza etica passa a Ugo Biggeri, fino a oggi Presidente della Fondazione di Banca Etica, da sempre impegnato, anche famigliarmente, nella solidarietà e nell’economia responsabile (Mani Tese, Lilliput, consumo critico), esperto di sviluppo sostenibile, ideatore e promotore di Terra Futura e del social network zoes.it. Socio storico di Banca Etica, aveva già fatto parte del CdA dal 1998 al 2007. «Banca etica è un sogno realizzato. Grazie al lavoro di questi anni possiamo oggi aiutare a costruire reti di economia responsabile. Reti che sappiano cogliere efficacemente la sfida di una economia capace di essere sostenibile, capace di non compromettere le opportunità delle generazioni future, capace di dare il giusto valore alle relazioni. In breve un’economia capace di futuro. Banca Etica continuerà a fare la propria parte cercando di essere ancora più efficiente e innovativa. Parafrasando un nostro slogan: L’impegno più alto è quello per tutti!», ha detto Biggeri.

Anche Stefano Zamagni, economista e presidente dell’Agenzia per le Onlus, ha voluto inviare il suo saluto e il suo augurio ai soci di Banca Etica. Citando Platone ha detto: «Il solco e’ diritto solo se i due cavalli che tirano l’aratro vanno alla stessa velocità. I due cavalli per Banca Etica sono l’efficienza e la solidarietà. La ricerca dell’efficienza aziendale sganciata dalla prospettiva solidale conduce all’efficientismo – ed allora Banca Etica non avrebbe più senso. D’altro canto, prassi solidaristiche che non facessero i conti con il vincolo dell’efficienza scadrebbero nel mero assistenzialismo – ed allora Banca Etica non sarebbe sostenibile. Solo se i due cavalli marciano alla stessa velocità, il solco di Banca Etica sarà diritto e condurrà verso l’alto».

Per quanto riguarda la chiusura del bilancio, nonostante il mare agitato della crisi, esso evidenzia la capacità di resistere e di svilupparsi di Banca Etica. «Per chi come noi vuole fare banca in modo tradizionale, raccogliendo il risparmio per finanziare progetti di economia civile e solidale, rinunciando a ogni attività speculativa, gli ultimi anni sono stati durissimi. Il crollo dei tassi di interesse ci ha costretti a un faticoso contenimento dei costi per poter continuare a erogare credito alle imprese sociali e alle realtà non-profit che da sempre sono il nostro bacino di utenza e che proprio nella crisi hanno più bisogno di accesso al credito. Eppure grazie all’impegno costante di soci e dipendenti che credono nella mission di questa banca, i nostri clienti non hanno conosciuto il credit crunch!», ha detto il direttore generale Mario Crosta.

I finanziamenti concessi nel 2009 segnano una forte crescita (+26%). Particolarmente significativi gli interventi nel settore delle energie prodotte da fonti rinnovabili: nel 2009 Banca Etica ha deliberato finanziamenti per la realizzazione di impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili per un totale di circa 21milioni e 320mila euro. E’ stato quasi triplicato il dato del 2008. Anche la raccolta di risparmio continua a salire (+11%). Autentico exploit delle sottoscrizioni dei fondi di Etica sgr, in aumento quasi del 50%. Il capitale sociale è cresciuto di 3,5 milioni di euro. Quasi 3.000 sono i nuovi soci, che si sono aggiunti ai 30 mila che la banca contava nel 2008. Permane elevata la qualità del credito. Le sofferenze nette sono ferme allo 0,3% del totale dei crediti. Il rapporto tra impieghi e raccolta raggiunge quasi il 57%. È aumentata anche la presenza operativa di Banca Etica nel territorio: nel 2009 è stata aperta la filiale di Genova che ha portato a 13 il numero complessivo di sportelli operativi su tutto il territorio nazionale.

In un anno complicato il conto economico chiude in – seppure contenuto (30.000 euro) – utile. Il margine di interesse rispetto al 2008 si è ridotto di 4 milioni di euro quale conseguenza dell’andamento dei tassi di mercato. Sono significativamente aumentati i ricavi derivanti da commissioni, segnale che Banca Etica è sempre più uno strumento utilizzato da parte di chi cerca una finanza trasparente e responsabile. E’ proseguita una rigorosa gestione del rischio di credito che si è tradotta in accantonamenti pari a 1,4 milioni di euro. «La banca – ha aggiunto Crosta – ha deliberato misure a sostegno dei propri clienti, in difficoltà a causa della crisi economica. Vanno in questo senso le moratorie concesse in materia di mutui. I primi mesi del 2010 confermano una crescita incoraggiante soprattutto nei finanziamenti. E nonostante la crisi rappresenti anche per noi un passaggio difficile, abbiamo scelto di non rinunciare al piano di apertura delle nuove filiali nel 2010 (Ancona e Perugia). Sono inoltre partiti nuovi prodotti quali il conto deposito per il futuro che permette una gestione più attenta e razionale dei propri risparmi. Insomma, le difficoltà non scoraggiano, anzi rinvigoriscono la voglia di operare nel campo della finanza etica in modo ancor più efficace ed incisivo, per favorire un autentico sviluppo che al centro metta la persona».

 Ecco la composizione del nuovo CdA di Banca Popolare Etica:

• Ugo Biggeri, eletto presidente dal primo CdA che si è riunito subito dopo la conclusione dei lavori e , in ordine alfabetico

• Luigi Barbieri

• Renzo Canal

• Rita De Padova

• Anna Fasano

• Giuseppe Gallo

• Daniele Lorenzi

• Franco Marzocchi

• Sergio Morelli

• Roberto Museo

• Roberto Oliva

• Sabina Siniscalchi

• Giulio Tagliavini

 


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