Mondo

Uganda: si è consegnato leader dei ribelli

Dopo vent'anni di atrocità commesse nel nord del Paese si è consegnato Joseph Kony

di Emanuela Citterio

Un passo verso la pace per la tormentata regione del Nord Uganda. ll leader dei ribelli ugandesi dell’Esercito di resistenza del Signore (Lra), Joseph Kony, ha lasciato il suo nascondiglio e si e’ consegnato in un campo di raccolta per i guerriglieri nel Sudan meridionale, in base ad un accordo concluso con il governo di Kampala. La settimana scorsa si era già consegnato il suo braccio destro, Vincent Otti, che era arrivato la settimana scorsa al campo di Ri-Kwangba, al confine con la Repubblica democratica del Congo. Il campo e’ uno dei due centri di raccolta previsti per i ribelli, in base all’accordo per la cessazione delle ostilita’ raggiunto il 26 agosto fra il Lra e Kampala.

La notizia è stata battuta ieri dalle agenzie. Se venisse confermata, sarebbe un importante passo avanti verso la fine di una guerra civile, nell’Uganda settentrionale al confine con il Sudan, che è durata vent’anni e ha causato decine di migliaia di morti. Almeno due milioni di persone sono sfollate. L’accordo con il governo di Kampala e i ribelli, il cui numero e’ stimato fra 500 e 5.000, prevede che i combattenti lascino i loro nascondiglio nel nord dell’Uganda e si consegnino nei due centro di raccolta durante i negoziati. Vincent Otti e Joseph Kony, insieme ad altri tre comandanti del Lra, sono ricercati dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.

Il nostro settimanale nel 2004 aveva denunciato con un dossier le stragi dimenticate in nord Uganda e organizzato una campagna di sensibilizzazione in Campidoglio.
Uganda:le stragi degli innocenti

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