Cultura

Uganda: Osservatore Romano, “Strazio sistematico”

Dall'inizio della ribellione oltre ad uccidere decine di migliaia di persone, gli 'olum' hanno rapito non meno di 20mila bambini ridotti in schiavitu' o arruolati a forza

di Redazione

“Una nuova, orribile pagina dello strazio sistematico degli sventurati abitanti del nord dell’Uganda e’ stata barbaramente scritta sabato sera nel campo profughi di Barlonyo dai ribelli dell’Lra, la feroce organizzazione fondata da Joseph Kony che da oltre 17 anni impone atrocita’ di ogni tipo alle popolazioni nilotiche delle etnie Teso, Kuman, Acholi e Lango, circa un milione e mezzo di persone in massima parte sfollati che sopravvivono a stento in condizioni disperate per la mancanza di cibo e di medicinali e per la minaccia dei ribelli”. Lo scrive l’Osservatore Romano sull’ultima strage avvenuta in Uganda. L’Osservatore Romano aggiunge: “La strage e’ cominciata intorno alle 17 locali, quando un centinaio di ‘olum’ hanno attaccato il campo di Barlonyo, che ospita circa 5mila persone, e che era difeso da meno di 40 armati, tra forze governative e paragovernative, cioe’ milizie che sono state aggregate alle truppe regolari per contrastare la ribellione. Dopo avere bombardato il campo per una ventina di minuti, gli ‘olum’ vi sono penetrati da tre lati. Quasi tutti i profughi hanno cercato salvezza nella boscaglia circostante, ma in molti non ce l’hanno fatta e sono stati massacrati. Quelli che si erano rifugiati nelle capanne sono stati arsi vivi dagli attaccanti che hanno impedito loro di uscire. La strage e’ durata tre ore, poi i ribelli si sono ritirati, portando con se’, secondo il tragico copione che interpretano in simili casi, un numero imprecisato di bambini. Dall’inizio della ribellione, infatti, oltre ad uccidere decine e decine di migliaia di persone, gli ‘olum’ hanno rapito non meno di 20mila bambini ridotti in schiavitu’ o arruolati a forza nelle file della guerriglia che ha le proprie basi oltre la frontiera con il Sudan, con il cui Governo Kony stipulo’ diversi anni fa un accordo di cooperazione militare”. Secondo l’Osservatore Romano “l’attacco di sabato mostra come la follia inumana guidata da Kony sia tutt’altro che in fase di regresso, come sostiene il Governo dell’Uganda che da oltre un anno parla di ‘colpi di coda’ della ribellione”.


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