Welfare
Uganda: niente processi per bambini soldato
Questa la decisione presa dalla Corte Penale Internazionale
L’annuncio, riportato sul sito della MIsna, è stato fatto da Luis Moreno Ocampo, il presidente della Corte Penale Internazionale (Cpi). Attualmente a Kampala, Ocampo ha detto che i bambini soldato dell’Esercito di liberazione del signore (Lra), gruppo ribelle del Nord Uganda, non verranno perseguiti dalla Cpi, mentre invece i loro comandanti sì, in quanto su di loro incombono “le maggiori responsabilità del conflitto”. Inoltre, Ocampo ha sottolineato che la CPi lavorerà con le comunità locali “impegnate duramente a promuovere la pace e ristabilire la giustizia, attraverso le loro tradizioni, basandosi su verità, riconciliazione e comprensione”. “Da 18 anni” ricorda la Misna, “le bande armate del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lord?s resistance army, Lra), apparentemente guidate da Joseph Kony, colpiscono i civili dei distretti settentrionali dell?Uganda. Decine di migliaia di bambini sono stati arruolati a forza e costretti a combattere contro i propri villaggi, che nel frattempo si sono svuotati: oltre un milione e mezzo di sfollati vivono in giganteschi campi-profughi, in pessime condizioni umanitarie. Lo Lra è uno dei primi gruppi finiti sotto inchiesta da parte della Cpi, stabilita nel luglio 2002, che ha competenza per genocidio, crimini di guerra e contro l?umanità. L?indagine sul capo dei ribelli Kony e sulle atrocità in Uganda è stata affidata a Gloria Atiba-Davies, 49 anni, della Sierra Leone. Negli Anni Novanta fu impegnata nel suo Paese a perseguire l?allora comandante della giunta militare Johnny Paul Koroma, che dopo aver conquistato il potere con un golpe costrinse la giudice all?esilio in Gran Bretagna, dove ha vissuto da rifugiata”.