Salute

Uganda, nasce la prima banca delle cornee

È stato inaugurato a Kampala il Mengo Eye Unit, il nuovo reparto oculistico realizzato grazie al supporto di Cbm Italia. In Uganda 1,2 milioni di persone hanno problemi di vista. Nel nuovo centro sono state realizzate 4 sale operatorie che garantiranno la possibilità di 50 interventi al giorno. Nasce la banca delle cornee, la prima del Paese: qui la cecità corneale è la seconda causa di perdita della vista

di Sara De Carli

Inaugurazione_Mengo Eye Unit_Uganda_Cbm Italia
Inaugurazione del Mengo Eye Unit, taglio della torta

Era l’ospedale più antico dell’Uganda, ora è il più innovativo. È l’ospedale Mengo, a Kampala, capitale dell’Uganda. Qui è stato appena inaugurato il Mengo Eye Unit, il nuovo reparto oculistico realizzato grazie a Cbm Italia: contiene quattro sale operatorie e la prima Banca della Cornea del Paese, essenziale per garantire tessuto corneale ai pazienti che necessitano di un trapianto. In Uganda infatti la cecità corneale è la seconda causa di perdita della vista dopo la cataratta. «Con il nuovo reparto prevediamo di visitare oltre 100mila pazienti ogni anno. E nelle quattro nuove sale dedicate agli interventi potremo operare agli occhi 50 persone – bambini, donne, uomini – ogni giorno», spiega il coordinatore di progetto, Isaac Rosso​.

Il Mengo Eye Unit consolida il ruolo dell’Ospedale Mengo come punto di riferimento per la cura delle patologie visive e nell’innovazione sanitaria in Uganda: il suo bacino di utenza è di oltre 2 milioni di persone, provenienti da tutto il Paese e anche da quelli limitrofi (Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Ruanda, Burundi). In Uganda 1,2 milioni di persone hanno problemi visivi e nel 75% dei casi le cause sono prevenibili o curabili: la cataratta per esempio.

Il sostegno di Cbm al Mengo inizia nel lontano 1990, appena tre anni dopo la nascita dell’ospedale. Nel tempo, questa collaborazione ha dato un contributo significativo allo sviluppo delle cure oculistiche nel Paese, fornendo non solo servizi di alta qualità, ma anche occasioni di formazione, ricerca, sensibilizzazione.

La cerimonia della posa della prima pietra del Mengo Eye Unit, dicembre 2021
I lavori per il Mengo Eye Unit proseguono
Massimo Maggio davanti alla palazzina in costruzione
Da sx Massimo Maggio, Direttore di Cbm Italia, l’arcivescovo Stephen Kazimba Mugalu; Thomas Tayebwa, Deputy Speaker of Parliament of Uganda; Margaret Muhanga Mugisa, Minister of State for Health; Simon Peter Nsingo, direttore sanitario del Mengo Hospital

Inaugurazione_Mengo Eye Unit_Uganda_Cbm Italia
Inaugurazione del Mengo Eye Unit, taglio della torta

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I lavori di ampliamento del Mengo Eye Unit sono iniziati nel dicembre 2021: la nuova palazzina consente di offrire più servizi oculistici e di garantire un ambiente più confortevole ed efficiente sia al personale sia ai pazienti, che non dovranno più – per esempio – aspettare il proprio turno sotto le tende all’esterno durante i giorni di pioggia intensa o sole cocente. Il complesso si estende su una superficie di 4.280 mq ed è strutturato su tre piani più uno interrato, costruito secondo standard internazionali e con rampe di accesso per le persone con disabilità. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Thomas Tayebwa, Deputy Speaker of Parliament of Uganda; Margaret Muhanga Mugisa, Minister of State for Health; Arc. Bishop Stephen Kazimba Mugalu; Massimo Maggio, Direttore di Cbm Italia, altre autorità e molti pazienti dell’ospedale.

Le quattro nuove sale operatorie permetteranno di eseguire più interventi chirurgici e di trattare più di patologie, come quelle legate alla retina e all’orbita, il glaucoma e lo strabismo. Ci sono poi una sala per le visite, una sala esami, un’unità di ipovisione dove svolgere sessioni di stimolazione e riabilitazione visiva, camere di degenza per pazienti e – nel piano interrato – la nuovissima Banca della Cornea, la prima di tutta l’Uganda.

La costruzione del nuovo reparto oculistico si inserisce in un progetto più ampio, avviato da Ccm Italia nel 2019 e dedicato alla salute visiva. Negli ultimi due anni e mezzo, nell’ambito di questo progetto, il Mengo ha già raggiunto ottimi risultati in questo campo, con oltre 380mila pazienti che hanno avuto accesso a servizi oculistici specializzati, 7mila interventi di cataratta e mille occhiali da vista distribuiti. Tra i pazienti curati, oltre 1.000 bambini e 1.300 adulti in stato di povertà hanno avuto la possibilità di essere operati gratuitamente. L’obiettivo di Cbm Italia nel sostegno alla creazione del nuovo reparto è proprio quello di estendere i servizi di cure oculistiche ai pazienti più svantaggiati e vulnerabili, nella convinzione che il diritto alla vista debba essere garantito per ogni persona.

Oggi non stiamo solo aprendo le porte del Mengo Eye Unit, stiamo aprendo un mondo di possibilità

Massimo Maggio, direttore Cbm Italia

«La collaborazione tra Cbm Italia e l’Ospedale di Mengo incarna lo spirito di cooperazione, innovazione e compassione che è al centro dello sviluppo sostenibile. Oggi non stiamo solo aprendo le porte del Mengo Eye Unit, stiamo aprendo un mondo di possibilità: questo nuovo complesso oculistico curerà innumerevoli persone e famiglie, offrendo servizi completi di cura degli occhi, dalla diagnosi al trattamento e alla riabilitazione. Essendo dotato della tecnologia più recente e di personale qualificato, stabilirà nuovi standard di eccellenza nella fornitura di cure oculistiche», sottolinea Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia. «Il nostro lavoro è lungi dall’essere finito. Ci sono ancora milioni di persone in tutto il mondo che soffrono inutilmente di cecità e disabilità visive. Ma con progetti come il Mengo Eye Unit stiamo dimostrando che il cambiamento è possibile e che insieme possiamo creare un mondo in cui tutti abbiano l’opportunità di vivere una vita dignitosa e realizzata».

Tutte le foto sono di Cbm Italia Onlus, ufficio stampa

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