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Uganda: Kony alla resa dei conti?

L'esercito ugandese alla caccia del ribelle Kony nel Sud Sudan. Gli scontri di ieri hanno fatto 110 morti fra i ribelli della LRA

di Joshua Massarenti

“Questa non è una partita di calcio. Noi siamo lì per ucciderlo”. Questo il breve e lapidario commento fatto pochi minuti fa a Vita da Paddy Ankunda, il portavoce dell’esercito ugandese presente nel Nord Uganda, nel giustificare le operazioni sanguinose condotte dall’esercito ugandese nel Sudan meridionale. “Lo scopo” assicura Ankunda “è quello di traccare fino all’ultimo i ribelli della Lra presenti nel Sud Sudan e soprattutto mettere la parola fine alla vicenda Kony”. Ancora stamane “si combatte attorno a Juba”, dove ieri scontri violentissimi fra i soldati ugandesi e i ribelli dell’Armata di Resistenza del Signore (LRA) capeggiata da Kony hanno fatto “110 morti fra i ribelli”.

“Lo abbiamo mancato per un soffio” sottolinea Ankunda, a detta del quale “siamo tuttavia riusciti a prendere alcuni dei suoi effetti personali, tra cui 11 Walkie Talkie, una radio VHS, e tante altre cose”. Si contano pure “alcune sue donne e bambini”.

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